Chieti e' fra le citta' in cui si sperimentera' il progetto ''rigenerazione urbana'' che verra' concertato, a livello nazionale, da esperti del settore, docenti universitari, rappresentanti di associazioni di categoria ed esponenti del Comune. Il progetto, che nasce da un protocollo d'intesa nazionale le fra Anci e Confcommercio, e' stato illustrato questa mattina a Chieti da Marisa Tiberio, consigliera nazionale e presidente provinciale di Confcommercio Chieti, dal sindaco Umberto Di Primio, che e' anche vice presidente nazionale dell'Anci e dell'assessore alle attivita' produttive Carla Di Biase. Il protocollo d'intesa ha una durata triennale e impegna i sottoscrittori a sperimentare congiuntamente ''nuove modalita' e prassi urbanistiche'' per frenare un ciclo economico depressivo che ha generato un impoverimento visibile e non solo statistico della citta' in termini di servizi ai cittadini e di danno economico alle imprese. Emblematica, in tal senso, e' la situazione del capoluogo teatino dove le attivita' commerciali al dettaglio faticano ad andare avanti mentre il centro storico e' vittima, da anni, di una progressiva desertificazione. Comune di Chieti e Confcommercio Chieti prenderanno parte al Laboratorio Sperimentale Nazionale sulla Rigenerazione Urbana, costituito da tecnici, professionisti e amministratori pubblici, che fungera' da osservatorio per la verifica dell'andamento del protocollo e delle iniziative sui territori. Il Centro reatino di ricerche di ingegneria per la tutela e la valorizzazione dell'ambiente e del territorio (Critevat) dell'universita' La Sapienza di Roma sara', con i suoi docenti, il coordinatore scientifico del protocollo d'intesa. ''Nelle prossime settimane - ha annunciato Tiberio- si insediera' a Roma un tavolo nazionale aperto ai sottoscrittori del protocollo d'intesa. Entro il 31 dicembre 2016 da questo laboratorio di idee uscira' fuori un progetto di rigenerazione urbana cucito addosso alla nostra citta' grazie alle indicazioni che sapremo fornire agli esperti del Critevat. Riteniamo che per Chieti possa essere un'esperienza costruttiva da condividere senza dubbio con altri Comuni italiani affidandosi ad esperti di importanza nazionale''. ''L'obiettivo del Protocollo e' quello di dare una chance in piu' alla citta' e una mano al commercio, gravato ancora oggi da una crisi che ha colpito l'intero sistema economico mondiale ma che deve tornare ad essere il vero protagonista del territorio - ha commentato Di Primio. Questo si traduce con innovazione, progresso e nuova linfa vitale per i centri storici. Avvalendoci della consulenza scientifica della Universita' ''La Sapienza'', stileremo, dunque, una serie di iniziative in grado di dare respiro alle attivita' commerciali esistenti e a quelle future ed elaboreremo un progetto di rigenerazione che riguardi la citta' nella sua interezza e non soltanto alcuni comparti''.
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