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Pubblicato il 04/03/2016 11:11

Consorzio di Bonifica, le proposte delle associazioni sui canoni

La Consulta delle associazioni del Consorzio di bonifica Sud e' stata riunita dal commissario Rodolfo Mastrangelo lo scorso martedi' 2 marzo a Pescara sul problema dei pesantissimi aumenti consortili. Il presidente Cia Chieti Pescara Nicola Antonio Sichetti ha riportato sul tavolo le due richieste della Confederazione italiana degli agricoltori: assicurare il servizio per la prossima campagna irrigua e ridurre, in maniera cospicua, gli aumenti della tariffa consortile del 57%, sanciti dalla delibera del 12 dicembre scorso voluta, in maniera unilaterale, dall'ex commissario Giampiero Leombroni.

Per Sichetti, che condivide il piano di risanamento dell'ente varato dal commissario Mastrangelo, l'unico modo per arrivare alla riduzione dei canoni e' far ricorso a un fondo regionale. Una "una tantum" che permetta di tamponare la situazione relativa al 2016, in cui i bilanci del Consorzio prevedono un'entrata di 3 milioni e 90 mila euro proveniente dai canoni consortili. Cia Chieti Pescara chiede inoltre che tutte le risorse che entreranno nelle casse del Consorzio nel corso dell'anno grazie al piano di risanamento e al piano industriale del commissario siano impiegate per diminuire in maniera sostanziosa la seconda e terza rata del canone.

Per quanto riguarda il fondo regionale, l'associazione di categoria ha cercato una sponda politica, interessando sia il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, incontrato sabato scorso nella sede del Consorzio a Vasto, sia l'assessore regionale alle Politiche agricole, Dino Pepe. Entrambi si sono impegnati a studiare a fondo la materia, cercando di rintracciare possibili risorse a sostegno dei disastrati bilanci consortili ed evitare cosi' che il mondo agricolo venga lasciato solo a pagare per colpe che non ha commesso. Per la Copagri Chieti erano presenti Aquilino Mancini, presidente, e Tommaso Dell'Oso, componente della Consulta agricola, che hanno rappresentato il pensiero della loro organizzazione che tende a ridurre sensibilmente il corposo aumento dei canoni consortili. Per raggiungere lo scopo prefisso, Copagri ritiene sia necessario destinare le entrate recuperate al bilancio corrente, garantendo l'avvio del servizio irriguo e massimizzando la fattiva collaborazione della Consulta agricola.

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