Un tavolo tecnico, fortemente operativo, quello che si è svolto questa mattina nella Sala Consiliare del Comune di Montesilvano incentrato sul Contratto di Fiume Tavo, Fino, Saline.
«Abbiamo voluto convocare questo incontro - dichiara il sindaco di Montesilvano Francesco Maragno - per fare il punto della situazione sui lavori in corso nell'ambito del manifesto, che abbiamo sottoscritto con i Comuni di Collecorvino, Cappelle sul Tavo, Moscufo e Città Sant'Angelo, il 16 dicembre 2014. Il contratto di fiume è uno strumento necessario per la valorizzazione, la riqualificazione ambientale e la rinaturalizzazione del fiume, che nel nord Italia e all'estero ha dato numerosi frutti e di cui siamo certi anche il nostro territorio potrà beneficiarne ben presto».
Al tavolo hanno preso parte l'assessore regionale con delega ai Contratti di Fiume, Dino Pepe, che ha ricordato le iniziative messe in atto dalla Giunta regionale proprio per lo sviluppo e la riqualificazione ambientale. «Saluto con favore questa iniziativa - ha dichiarato Pepe - che, come necessario, va oltre il coinvolgimento delle istituzioni, collaborando attivamente con associazioni ambientali e portatori di interesse».
«Il 16 dicembre 2014 - ricorda Patrizio Schiazza, associazione Ambiente e/è Vita e componente della segreteria tecnica dei Contratti di Fiume Tavo Fino Saline - venne sottoscritto il manifesto di intenti. Da quel momento si è avviata una fase di diagnostica partecipativa, che ha coinvolto tutti i portatori di interesse pubblici e privati, ossia un'analisi specifica dei dati ambientali per addivenire ad un quadro dello stato ecologico dell'area al fine di individuare le misure da porre in essere. Il tavolo tecnico di questa mattina ha proprio lo scopo di illustrare l'attuale fase di diagnostica, a cui farà seguito la pianificazione annuale e pluriennale e la predisposizione di un piano strategico che porterà alla sottoscrizione dell'accordo di programma quadro con la Regione. Da questa fase di analisi è emerso che il fiume non sta così male come si immagina. E' stata rilevata, infatti, una biodiversità che può rappresentare un ulteriore elemento per implementare l'offerta turistica. Puntare sui Contratti di fiume, investire risorse pubbliche, significa, incentivare investimenti privati molto rilevanti».
Al tavolo hanno partecipato anche il sindaco di Collecorvino comune capofila del Contratto di Fiume; Antonio Sorgi, coordinatore regionale Contratti di Fiume; Massimo Angrilli, docente dell'Università degli Studi G. d'Annunzio; Mauro Diodato associazione Nuovo Saline; Sonia Antonacci Polizia Provinciale di Pescara; Luciano Di Tizio, delegato Abruzzo WWF Italia; Angela Ariano dirigente Arta Abruzzo; Carla Giansante Istituto Zooprofilattico Sperimentale Abruzzo e Molise; e Giuseppe Pomposo ResGea S.r.l., Spin Off dell'Università "G. d'Annunzio", della Segreteria Tecnica Contratto di Fiume "Tavo Fino Saline", che ha illustrato il lavoro condotto sino ad ora. «Abbiamo elaborato una cartografia progettuale che rileva rischi e risorse del territorio. È necessario considerare il territorio come un'entità unica, che travalica i confini amministrativi. Questo può essere fatto mediante il contratto di fiume, lo strumento che permette di definire strategie e percorsi per mitigare i danni ambientali e rendere il territorio una risorsa».
«Quest'Amministrazione sta facendo molto per l'ambiente - conclude l'assessore comunale alle Politiche Ambientali Fabio Vaccaro -. Stiamo incentivando l'attività di monitoraggio, organizzato corsi di formazione per la Polizia Locale al fine di renderla operativa anche nell'attività di campionamento e controllo di rischi ambientali. Abbiamo sottoscritto una convenzione con la facoltà di Architettura proprio per elaborare progetti nell'ambito della slow mobility e delle reti fluviali. Il mare, il fiume e l'ambiente sono risorse a tutti gli effetti, quindi continueremo a mettere il massimo impegno affinché il contratto di fiume risulti uno strumento fattivo e risolutivo».
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