"Il 'Piano di riqualificazione del sistema sanitario abruzzese 2016-2018' presentato ieri prevede una serie di misure che a nostro avviso non faranno altro che determinare un netto peggioramento dello status quo sia sotto i profili dell'efficienza e dell'efficacia dell'erogazione dei servizi sanitari - di vitale importanza per la tutela della salute e del benessere dei cittadini - che sotto quello della riorganizzazione della rete ospedaliera". Cosi' in una nota i consiglieri regionali teramani di opposizione Giorgio D'Ignazio (Ncd) e Mauro Di Dalmazio (Abruzzo Futuro). "Il quadro presentato - proseguono i consiglieri - e' tutt'altro che equo con forti penalizzazioni per alcuni territori come la provincia di Teramo dove e' previsto soltanto un presidio di primo livello e Sant'Omero, Giulianova ed Atri sono stati declassati a ospedali di base mentre l'unico presidio di secondo livello in Abruzzo avra' sede a Chieti-Pescara. Ci si e' sottratti ad un necessario confronto politico ed istituzionale vista l'assoluta rilevanza della materia in questione - la sanita' - il cui strumento programmatico, nella fase della sua elaborazione, presupponeva valutazioni ed approfondimenti piu' attenti e puntuali ed un approccio di gran lunga piu' responsabile, lungimirante e di buon senso. Con questo piano sanitario - commentano infine D'Ignazio e Di Dalmazio - D'Alfonso ha dimostrato chiaramente di avere una interpretazione distorta di cosa significhi tutelare il diritto alla salute degli abruzzesi"
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