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Pubblicato il 02/06/2016 16:04

Decreto inceneritori, l'Arta replica a Mazzocca

 "In relazione alla copiosa rassegna stampa odierna sulle dichiarazioni del sottosegretario Mazzocca per il parere espresso dall'Arta circa la Assoggettabilita' a VAS del "Programma" Ministeriale sugli impianti di incenerimento dei rifiuti, mi preme fare in primis alcune osservazioni, riservandomi di replicare con piu' dovizia di particolari tecnici appena acquisiti compiutamente tutti i dati e la relativa corrispondenza". Inizia cosi' una nota di Mario Amicone, direttore generale dell'Arta Abruzzo. "Occorre anzitutto ribadire che qualsiasi rappresentante delle Istituzioni che fa delle dichiarazioni deve conoscere o avere memoria del problema, a meno che non lo faccia come reazione 'a prescindere' a scottature prese per altri comunicati o altre infondate accuse come quelle relative alla polemica sul bilancio e sui trasferimenti regionali. Premesso che le richieste di parere da parte del Ministero sono datate 17 e 21 marzo e indirizzate pure alla Regione, e che la Giunta regionale ha deliberato 'l'assoluta necessita' di Assoggettabilita' a VAS dello stesso Programma il 12 aprile, senza dare all'Arta nell'arco di un mese alcuna informazione ne' scritta ne' verbale sulle proprie scelte, l'Agenzia - afferma Amicone - il 15 aprile ha comunque completato l'istruttoria e inviato il richiesto parere al Ministero. Quindi, precisando di non aver personalmente espresso nessuna opinione ma di aver semplicemente trasmesso a mia firma un parere tecnico formulato dalla Direzione dell'Area Tecnica, i nodi vengono al pettine perche' l'Arta deve dare il proprio supporto tecnico-scientifico a tutte le Pubbliche Amministrazioni e come tale va tecnicamente consultata e informata, e nessuno puo' pensare che il tecnico, in questo caso la struttura tecnica, debba immaginare il 'pensiero' di qualcuno ed e' bravo se ha immaginato bene, mentre non lo e' se si esprime diversamente: il tecnico e' il tecnico, sempre, sia quando il suo parere - se viene richiesto - e' in linea con le aspettative che quando non lo e', e metterlo alla berlina dubitando della sua professionalita' oltre a non essere un buon investimento per la Regione, significa vanificare il ruolo di una Istituzione, l'Arta, che deve godere della credibilita' delle altre e dei cittadini"

"Diversamente - prosegue il direttore generale - avrebbe ragione anche chi diffida della balneabilita' del mare quando i dati analitici sono buoni e tranquillizzanti. Anticipo in queste sede che ho parlato di conoscenza dei fatti e di memoria perche' il sottosegretario Mazzocca sa che il Piano Regionale dei Rifiuti vigente risale al 2007, e risulta coerente con il Programma allegato al D.P.C.M. in questione, che l'iniziativa di un nuovo Piano e' ferma ad una Conferenza di Servizi tenutasi nel mese di dicembre 2015 e l'Arta ignora qualsiasi proposta o intenzione di modifica perche' non piu' consultata. Parlo anche di 'memoria' perche' il sottosegretario Mazzocca dimentica che la Conferenza Permanente Stato-Regioni sull'argomento, tenutasi il 4 febbraio 2016, si e' conclusa con il Presidente della Conferenza che rileva: 'si e' arrivati a stabilire un rapporto costruttivo con il Governo, e considerando che una tale conclusione consente di ottenere l'assenso anche delle Regioni Marche, Umbria, Abruzzo e Molise precedentemente contrarie ha espresso 'parere favorevole' allo schema di D.P.C.M. emendato salvo le Regioni Lombardia e Campania che hanno espresso voto contrario'. In conclusione - dice infine Amicone - l'Arta non ha disatteso alcuna programmazione ambientale ne' direttiva regionale perche' non ne era a conoscenza e non e' stata assolutamente coinvolta in merito".

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