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HOME » POLITICA » DI PANGRAZIO CHIEDE IL NUOVO OSPEDALE PER LA MARSICA
Pubblicato il 17/07/2015 10:10

Di Pangrazio chiede il nuovo ospedale per la Marsica

"L'Ospedale di Avezzano, oggi, e' inadeguato e non e' prorogabile la definizione finanziaria per la costruzione del nuovo ospedale. La Regione Abruzzo e la Asl devono assolutamente intercettare le risorse finanziarie per la costruzione dell'ospedale della Marsica, come previsto, e come l'assessore Paolucci ha piu' volte affermato". Cosi' il coordinatore del gruppo di lavoro del Comune di Avezzano, intervenendo all'adunanza dei sindaci della Marsica coordinata dal sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio. L'evento ha visto la presenza tra gli altri del direttore generale della Asl, Giancarlo Silveri, e dei rappresentanti sindacali del settore Sanita'. "Sulla questione della Sanita' nel territorio - ha spiegato Di Pangrazio - questa assemblea si e' espressa piu' volte e sempre tenendo posizioni di qualita' scevre da ogni campanilismo. Ricordo che e' stato stilato in proposito un documento da parte del gruppo di lavoro che e' stato acquisito dalla Regione Abruzzo per gli atti consequenziali". Per sabato prossimo e' stata fissata una riunione con i consiglieri regionali marsicani per concordare un documento da consegnare, entro la fine di luglio, all'assessore regionale alla Sanita' Silvio Paolucci. Silveri ha sottolineato che "in questi sei anni di dirigenza ho partecipato ad adunanze come questa, poche in verita', sia in Marsica che in Valle Peligna. La Asl e' un ente attuatore delle politiche regionali e nazionali; per il momento non si puo' dire che non sia stata applicata alcuna politica sanitaria dal governo regionale attuale, perche' a causa del commissariamento le direttive sono pervenute direttamente da Roma". Silveri ha confermato che "l'Abruzzo comunque e' prossimo ad uscire dal commissariamento e, per quanto mi riguarda personalmente lascero' l'incarico di direttore con la convinzione che molto si e' fatto e molto c'e' ancora da fare. La Sanita' non e' soltanto ospedale, ma bisogna riportare la sanita' sul territorio, coinvolgendo di piu' i medici di medicina generale, affinche' possano essere i tutori della salute dei cittadini. Infatti, le risorse andranno distribuite per il 5% alla prevenzione, per il 40% agli ospedali e per il 55% al territorio. La sanita' va portata se non in casa, il piu' vicino possibile al cittadino".

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