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Pubblicato il 21/03/2016 23:11

Di Primio annuncia un piano industriale per il rilancio di Teateservizi

'L'interesse dell'Amministrazione comunale e' quello di non mandare a casa nessuno, anche per non gravare sulla gia' pesante situazione occupazionale cittadina ma e' inevitabile che il futuro dell'azienda, anche alla luce dell'articolo 4 della Legge Madia, passa per un ulteriore piano industriale e per l'efficientamento dei servizi di riscossione, bollettazione, informatizzazione e riqualificazione degli addetti ai servizi''. Lo ha detto il sindaco di Chieti Umberto Di Primio dopo l'incontro, in Prefettura, convocato a seguito della dichiarazione dello stato di agitazione dei dipendenti della societa' pubblica Teateservizi. Di Primio ha quindi escluso l'ipotesi di scioglimento della societa' ma, durante il tavolo tecnico, ho richiamato l'attenzione su alcuni elementi di preoccupazione: ''I dati da me enunciati mostrano - ha detto ancora Di Primio - che oggi la societa' non funziona e non produce come dovrebbe. A tal proposito ho riferito quanto contenuto nelle note del segretario generale del Comune e del Mef che, gia' nell'ottobre 2011, evidenziavano evidenti inefficienze relative all'attivita' di riscossione e gestione delle entrate tributarie ed extra tributarie. Elemento, questo, che sta determinando le gravi difficolta' di gestione del bilancio comunale anche alla luce delle continue anticipazioni di cassa''. Su Teateservizi - ha sottolineato Di Primio - paghiamo una inefficienza drammatica sotto il profilo degli strumenti utilizzati, dei software di gestione, del sistema di raccolta dei dati, di taluni servizi erogati al limite del valore di mercato nonche' sotto il profilo della riscossione dei tributi, aspetto evidenziato anche dalla sezione di controllo della Corte dei Conti che, ad ottobre 2015, riguardo al rendiconto 2013, ha rilevato una capacita' di riscossione pari solo al 57%, dato molto inferiore rispetto alla media dei Comuni abruzzesi. Sul personale, poi, dobbiamo tener conto dell'approvato passaggio della gestione delle reti idriche all'Ato, che comportera' il relativo trasferimento di alcuni dipendenti, e delle modifiche legislative in materia di riscossione dei tributi su cui i Comuni avranno minori competenze. Ecco perche' - ha concluso Di Primio - quando mi viene chiesto di assumere anche in virtu' delle nuove leggi sul lavoro, rispondo che le agevolazioni del jobs act sono limitate nel tempo e non risolutive''.

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