Sarà un test assai significativo in Abruzzo quello delle amministrative in programma per la primavera prossima. Sono 69, al momento, i Comuni che andranno alle urne per eleggere i nuovi sindaci e le nuove assemblee civiche. Il numero però potrebbe aumentare la prossima settimana con l'inserimento anche di Sulmona (oltre 25mila abitanti). Infatti nella città ovidiana il Consiglio comunale è stato sciolto la notte di venerdì con un voto di sfiducia al sindaco e ora tutto dipenderà dalle procedure di scioglimento che il ministero dell'Interno sta attivando. A parte Sulmona, gli altri grossi centri interessati al voto sono Roseto degli Abruzzi (Teramo) e Lanciano (35.677 mila abitanti), Vasto ( 40.655 mila abitanti) e Francavilla a Mare (25.160) in provincia di Chieti. Tutte e quattro (o cinque nel caso ancora da definire) andranno al doppio turno essendo centri con popolazione superiore ai 15mila abitanti. I cittadini chiamati al voto sono al momento 273 mila che potrebbero aumentare e superare le 300mila. Dei 69 Comuni al voto, 23 sono in provincia di Chieti, 28 in provincia dell'Aquila, 11 in provincia di Pescara e 7 in provincia di Teramo
Tra i centri sotto i 15mila abitanti, ve ne sono di quelli con una popolazione consistente dove l'appuntamento elettorale rappresenta anche una grande occasione politica per i partiti. E' il caso di Penne (Pescara) con oltre 12mila abitanti, San Giovanni Teatino (Chieti), con 13.500 abitanti, Bellante e Castellalto (Teramo) e Tagliacozzo (L'Aquila), con popolazione superiore ai 7 mila abitanti. Ma al voto andranno anche piccolissimi centri con qualche centinaio di anime. E' il caso di Colledimacine (Chieti) con 217 abitanti; Carapelle Calvisio (L'Aquila) con 85 abitanti; Castelvecchio Calvisio (L'Aquila) con 155 abitanti; Sant'Eufemia a Majella (Pescara) con 284 abitanti. Al voto andranno anche alcuni centri turistici di grande richiamo come Roccaraso (L'Aquila) con 1.638 abitani, Rivisondoli (L'Aquila) 755. Secondo gli osservatori politici abruzzesi questa occasione rappresenta un vero e proprio banco di prova per la Giunta regionale. Infatti si tratta delle prime elezioni dall'insediamento del governo D'Alfonso.
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