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Pubblicato il 09/11/2016 05:05

Esposto di Rifondazione Comunista sui manifesti per il sì al referendum

"Manifesti abusivi in Abruzzo". Lo denuncia, alla vigilia della visita del presidente del Consiglio, prevista per giovedi', Rifondazione Comunista, secondo cui "Renzi e D'Alfonso violano le semplici norme che regolano la campagna elettorale". In particolare Rc contesta la presenza di un tabellone pubblicitario luminoso nel centro di Pescara, gia' segnalato alla Polizia, numerosi manifesti in pubblica affissione nel capoluogo adriatico, e striscioni sull'asse attrezzato Chieti-Pescara. Oggi verra' presentato un esposto. Maurizio Acerbo, della segreteria nazionale di Rifondazione Comunista, e il coordinatore provinciale pescarese di Rc, Corrado Di Sante, ricordano che "striscioni e insegne di propaganda elettorale sono in palese violazione della normativa vigente: dal 4 novembre l'affissione di materiali di propaganda e' consentita solo negli appositi spazi appositi predisposti dai comuni. Il Comune avrebbe il dovere di ricoprire tempestivamente e sanzionare tali abusi, ma non lo ha fatto". 

"Come se non bastasse - aggiungono - anche i manifesti elettorali che il comitato per il Si' di D'Alfonso e Renzi ha affisso negli spazi assegnati sono in palese violazione della normativa vigente in quanto non riportano l'indicazione del committente responsabile ne' l'indicazione del gruppo politico, parlamentari o promotori del referendum che ha provveduto alla stampa del manifesto". "Siamo di fronte all'esercizio dell'arroganza e della prepotenza. Renzi e D'Alfonso sono pieni di zie e sponsor e quindi le multe non li preoccupano. Semmai ne ricevano hanno risorse per pagarle o magari se le annullano pure facilmente. A questo uso arrogante e prepotente delle istituzioni diciamo No", concludono Acerbo e Di Sante, ricordando l'appuntamento con il corteo per il 'No' che sfilera' per le vie di Pescara a partire dalle 18 di giovedi'. 

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