" Grazie alla nostra battaglia iniziata due mesi fa, e conclusasi con l'occupazione della Regione Abruzzo il 23 dicembre, siamo riusciti a restituire diritti e dignita' a 25 ragazzi disabili abruzzesi che aspettavano da due anni il rimborso dalla Regione Abruzzo per i nove mesi effettuati come tirocinanti presso cooperative e associazioni locali". Lo scrive, in una nota, Claudio Ferrante, presidente dell'Assocazione Carrozzine Determinate Abruzzo. "Il nostro impegno non si e' limitato soltanto a salvaguardare il diritto dei lavoratori disabili, ma abbiamo consentito salvare e di distribuire proprio la somma di sessantamila euro della Comunita' Europea. Denaro - spiega Ferrante - che se non fosse stato speso sarebbe tornato il Europa. Inizialmente la scadenza perentoria era entro il 31 ottobre, ma grazie alla nostra battaglia abbiamo fatto spostare la data al 31 dicembre 2015. Oggi sono arrivati i soldi dalla Regione Abruzzo all'Enfap, Ente attuatore del progetto che ha provveduto a pagare con bonifici e assegni tutti i tirocinanti. In questo mesi abbiamo avuto il sostegno e l'impegno e la sensibilita' dell'assessore regionale Andrea Gerosolimo che durante l'occupazione e' stato al nostro fianco, cosi' come e' stato molto concreto il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso che incontrandoci il 23 dicembre ha messo subito a disposizione tutti i dirigenti della Regione Abruzzo per mettere fine ad una situazione che stava diventando incredibile. La nostra clamorosa protesta - accusa il presidente dell'Associazione - ha smascherato anche la superficialita' e l'abulia di un assessorato come quello diretto politicamente dalla dott.ssa Marinella Sclocco, che vedendoci protestare pacificamente e democraticamente, ha definito la nostra protesta una vera e propria processione. Atteggiamento cinico, insolente, spocchioso, inqualificabile e' continuato nel confronto che abbiamo tenuto proprio all'interno della Regione Abruzzo. Noi non vogliamo le scuse perche' l'assessore nonche' psicologa, Marinella Sclocco ha mostrato tutto il suo valore culturale, e non vogliamo commentare ulteriormente, perche' daremmo troppo spazio a chi non lo merita, ma essendo l'assessore regionale all'inclusione, alle politiche sociali, alle pari opportunita', ci saremmo aspettati, da chi deve dare risposte ai cittadini, un atteggiamento di solidarieta' e di empatia, ma cosi' non e' stato, ci ha persino derisi non comprendendo quanto sia difficile, soprattutto per le persone con disabilita' organizzare proteste per ottenere giustizia, commenta infine Ferrante
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