"Il Governo, con atto di grave arroganza, supponenza e disprezzo della volontà parlamentare, ha ignorato del tutto l'emendamento contenuto nel cosiddetto decreto milleproroghe che rinvia di tre anni, per le province dell'Aquila e di Chieti, l'esercizio della delega in materia di revisione delle circoscrizioni giudiziarie": e' quanto si legge in una nota del Cofa, Consiglio degli Ordini Forensi d'Abruzzo, in merito allo schema di decreto legislativo con cui il Governo dispone la soppressione di Tribunali e Procure.
In Abruzzo si tratta dei Tribunali di Lanciano, Vasto, Avezzano e Sulmona, nonche' sezioni distaccate di Ortona, Giulianova, Atri, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Penne e Atessa, con contestuale assegnazione di magistrati, personale amministrativo e di polizia giudiziaria ai Tribunali dell'Aquila, di Chieti, Pescara e Teramo.
Il Cofa evidenzia che lo schema di decreto legislativo 'si pone in contrasto evidente con le logiche di buon funzionamento della pubblica amministrazione e dell'amministrazione della giustizia, ancor prima che con i principi contenuti nella oramai famigerata legge delega. Gli effetti dello schema di decreto legislativo, ove questo si tramutasse in provvedimento definitivo, si riverbererebbero sui diritti dei cittadini ai quali, cosi', di fatto, verrebbe impedito o quantomeno reso estremamente difficoltoso l'accesso alla giustizia. Di fronte al limitato e opinabile risparmio di spesa, non solo non ci sara' nessun recupero di efficienza, ma ci sara' un aggravio di costi per gli utenti e gli operatori'
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