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Pubblicato il 08/12/2015 08:08

Il Comune di Pescara pensa al ricorso sulla riqualificazione dello Stadio Adriatico

Giunta Alessandrini e Pescara Calcio fanno fronte Comune dopo il parere negativo espresso dalla Soprintendenza Abruzzo sulla riqualificazione dello Stadio Adriatico "Giovanni Cornacchia" e sono determinate ad andare avanti con la possibilita' di un ricorso al Tar o ad un Organo Giurisdizionale, con i tecnici pronti comunque a ripresentare in tempo breve un progetto con delle variazioni rispetto a quello originario e meno impattante. Questa mattina nel corso della conferenza stampa, seguita ad un incontro con i tecnici della Lega di B Futura, Comune e societa' di calcio hanno illustrato obiettivi e strategie. Il sindaco di Pescara Marco Alessandrini: "La Soprintendenza ha posto un vincolo che noi vogliamo contrastare in tutte le sedi. Per questo abbiamo deciso di poter seguire la strada di un ricorso. Ci riserviamo un approfondimento con il nostro ufficio legale, riservandoci di un ricorso al Tar ((60 giorni) oppure un ricorso gerarchico (30 giorni) alla Direzione del Ministero. L'operazione risponde - ha detto il primo cittadino - ad un criterio di interesse pubblico perche' questa operazione vale circa 40 milioni di euro e significa procedere alla riqualificazione dell'area, avendo 1000 posti auto e immaginare una struttura sportiva capace di lavorare 365 giorni all'anno con ricadute sul lavoro con oltre 200 posti di lavoro e 350 nei giorni delle gare, mettendo ovviamente al primo posto l'approccio econometrico, perche' lo stadio costa all'Amministrazione e alla collettivita' un milione all'anno, in un momento in cui il Comune sta provvedendo ad una pesante ristrutturazione finanziaria"

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