Il Comune di Cepagatti ha chiesto alla Regione Abruzzo la sospensione delle procedure riguardanti l'intervento di sistemazione idraulica lungo il fiume Pescara per valutare eventuali criticita' e gli effetti della procedura espropriativa. Lo fa sapere il sindaco, Sirena Rapattoni, sottolineando che "la sollecitazione e' stata subito raccolta dal Sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Mario Mazzocca, che si e' fatto promotore di un tavolo tecnico-istituzionale al quale parteciperanno i rappresentanti dei quattro territori interessati dal progetto". Il primo cittadino nei giorni scorsi ha convocato un incontro in Municipio al quale sono stati invitati, oltre ai primi cittadini di Chieti, Rosciano e Manoppello, anche i tecnici della Regione, le organizzazioni di categoria e i proprietari dei terreni.
"Il progetto dell'opera, che e' stata sottoposta a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale - spiega Rapattoni - e' stato depositato dalla Regione nelle segreterie dei Comuni il 28 gennaio scorso per la consultazione da parte dei cittadini e le eventuali osservazioni. Ci siamo premurati subito di emanare un avviso pubblico, di informare tutti i proprietari con una lettera e di convocarli insieme alle organizzazioni agricole per recepire eventuali richieste. Nel corso dell'incontro il rappresentante della Coldiretti Abruzzo, Bruno Palozzo, a nome di tutti gli interessati, ha evidenziato in una relazione alcune criticita' riguardanti, in particolar modo, l'impatto che l'opera avra' sul territorio, l'onerosita' rispetto ai benefici per la collettivita' e gli eventuali effetti sulle produzioni agricole". "Per valutare questi aspetti, insieme al sindaco di Rosciano, Alberto Secamiglio - aggiunge il sindaco di Cepagatti - ho chiesto alla Regione la sospensione delle procedure. Il tavolo tecnico-istituzionale servira' a raggiungere un'intesa che permettera' di tener conto delle esigenze dei cittadini, dei proprietari e delle amministrazioni comunali".
L'intervento di sistemazione idraulica lungo il fiume Pescara prevede la realizzazione di tre casse di espansione composte, a loro volta, da cinque bacini di laminazione, che consentiranno di ridurre la portata durante le piene del fiume tramite lo stoccaggio temporaneo delle acque in aree adiacenti, separate dal fiume stesso. Per la realizzazione dell'opera sono stati stanziati dal Governo fondi per 54 milioni e 800mila euro. L'argomento e' stato al centro anche di una seduta aperta del Consiglio Comunale in cui sono state recepite le istanze delle collettivita' e della minoranza
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