La Provincia di Teramo approva il regolamento di Polizia rurale. E' un atto di indirizzo per i Comuni e rappresenta uno strumento di prevenzione del dissesto idrogeologico. La mancanza di cura dei terreni e' fra le principali cause del dissesto idrogeologico del territorio che a sua volta provoca smottamenti e frane danneggiando le strade e fiumi: un danno ambientale ed economico di notevoli dimensioni. Un problema che tocca molto da vicino la Provincia che ha elaborato uno schema di regolamento di Polizia rurale adottato ieri sera dal Consiglio provinciale. "Uno strumento che mettiamo a disposizione dei Comuni - ha spiegato la vicepresidente, Barbara Ferretti - non solo per comporre quel quadro di regole che se rispettate frenerebbero il dissesto idrogeologico ma anche in vista dei sostanziosi finanziamenti destinati al risanamento del territorio previsti dal Piano regionale per l'Agricoltura. Dotarsi del regolamento costituisce un valore aggiunto per accedervi". Nel regolamento vengono definite le modalita' per conservare e ripristinare condizioni di stabilita' dei suoli agricoli; gli ambiti per le alberature e le siepi stradali; le tecniche di ingegneria naturalistica e le tipologie di intervento meno invasive; la disciplina del pascolo ma, soprattutto, si disciplina la regimentazione delle acque (gestione e deflusso di fossi, canali privati, corsi d'acqua minori) e l'obbligo di manutenzione dei terreni da parte dei proprietari. Non solo un quadro di regole, nell'intenzione della Provincia, ma l'avvio di una fase di condivisione di obiettivi con il mondo rurale.
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