"Il nuovo bando per l'affidamento delle sorgenti di Canistro e' pronto, per la sua pubblicazione e' questione di ore. E questa volta sara' molto piu' scrupoloso, con garanzie sul piano industriale e occupazionale". L'annuncio e' del vice presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli. Si tratta di uno dei passaggi chiave rispetto alla vicenda della Santa Croce, la societa' che imbottiglia l'acqua minerale di rilevanza nazionale nello stabilimento di Canistro. La Santa Croce ha 75 dipendenti, di cui oltre 50 in cassa integrazione a rotazione e la restante parte al lavoro. Per loro, a fine novembre si potrebbe aprire lo spettro del licenziamento visto che la proprieta' ha attivato le procedure di mobilita' alla luce dei dinieghi definitivi della Regione. Il patron della Santa Croce, Camillo Colella, comunque ha sempre assicurato che manterra' gli impegni presi con i fornitori.
Lolli conferma anche che il nuovo bando recepira' le istanze di sindacati e territorio "in un percorso condiviso", e affrontera' una delle maggiori incognite: il fatto che la proprieta' dello stabilimento resti della Santa Croce, come pure il marchio, e un nuovo imprenditore si troverebbe, cosi', nella condizione di doversene eventualmente costruire un altro, con costi di investimento molto superiori, e promuovere un nuovo brand. "Un buon bando deve tenere conto del ventaglio di scenari che potrebbero verificarsi, e in questo caso dell'anomalia del sito da dare in concessione, dove come noto lo stabilimento e' di proprieta' della societa' uscente - spiega pero' Lolli - Io auspico che non ci sara' la necessita' per chi vincera' il bando di dover realizzare un nuovo stabilimento. Il Comune a ogni buon conto ha messo a disposizione i terreni per poterlo fare, e per fortuna non ci sono problemi di allaccio alle condutture della sorgente". Lolli tiene, pero', a precisare che "per fare il bando era condizione necessaria e sufficiente prendere possesso della sorgente, sulle altre pertinenze si vedra'. Su questo aspetto, infatti, c'e' un contenzioso con la Santa Croce, e non potevamo permetterci di bloccare tutto in tribunale per 2 anni. E' nell'interesse di tutti, a cominciare dai lavoratori, che il bando esca il prima possibile".
Il vice presidente ribadisce anche che nel bando sara' dato "massimo rilievo al riassorbimento delle maestranze. Ovviamente premiera' i candidati che si impegneranno a riassorbire gli attuali lavoratori, a parita' di professionalita'". E questa volta, come ovvio, "sara' inserita la clausola della procedura Via cui dovra' essere sottoposto il progetto industriale", la cui assenza e' stato il motivo del ricorso al Tar e dell'annullamento del precedente bando.
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