"Un inceneritore in Abruzzo. Questa e' la possibilita' che emerge dal Parere sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29.7.2015 redatto dalla Segreteria della Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni , recante una ricognizione degli impianti di incenerimento presenti e futuri nel nostro Paese". A sostenerlo e' Sara Marcozzi, consigliera regionale del M5S.
"Gli Abruzzesi - spiega - devono sapere che nell'Allegato III del parere, quello relativo alla 'Individuazione degli impianti da realizzare o potenziare per soddisfare il fabbisogno residuo di incenerimento di rifiuti urbani e assimilati' si da' atto di un fabbisogno residuo annuo di incenerimento per la nostra Regione pari a 98.245 tonnellate e viene sottolineato come 'In Abruzzo non sono presenti impianti di incenerimento operativi' e ancora che 'il piano regionale di gestione dei rifiuti prevede che l'incenerimento di frazioni non altrimenti riciclabili in impianti dedicati e' ammissibile al raggiungimento della media regionale del 40% di raccolta differenziata. Atteso che ad oggi il livello si attesta sulla percentuale del 42,9% risulta giustificata la realizzazione di un nuovo impiantoda 100.000 tonn/anno tale da soddisfare tali esigenze', quasi a voler indurre a realizzarli proprio nella nostra Regione" dice Marcozzi. "Questo e' quanto scritto relativamente alla nostra regione nel parere della Presidenza, assieme a noi ci sono anche Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. Questi sembrano essere i programmi di Renzi, ci dica D'Alfonso se sono anche i suoi, cosi' ci regoliamo - aggiunge Sara Marcozzi -. Certamente questi non saranno mai i piani del M5S ne' quelli dei cittadini Abruzzesi". Intanto il M5S, preannuncia interrogazione a D'Alfonso "per sapere cosa e quanto sa del probabile impianto di incenerimento oltre a una risoluzione per impegnare la Giunta e il Consiglio a contrastare in ogni modo questa ipotesi scellerata". "Avevamo avvisato che il D.L. Sfascia Italia non sarebbe stato solo trivelle, il M5S si battera' per scongiurare questo ennesimo castigo al territorio e alla salute degli abruzzesi", conclude Sara Marcozzi
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