Il M5S va all'attacco del metanodotto Larino-Chieti, considerato un'opera contro gli abruzzesi e chiede al presidente della Regione Luciano D'Alfonso di fermarne la realizzazione. Il consigliere regionale Sara Marcozzi ha spiegato i motivi del no: "L'opera progettata sfiora numerosi Comuni e questo, nonostante la scelta progettuale sia a norma di legge, crediamo che sia utile evitare la localizzazione del tracciato alla distanza minima di legge. Avendo visto oggi - ha sottolineato - quello che e' il tracciato dell'opera non possiamo non rilevare un'altra criticita' come il passaggio del tracciato in diverse aree franose, fragili e a rischio idrogeologico della nostra regione. Il progetto del metanodotto si inserisce inoltre nello schema della deriva petrolifera e mineraria che questo Governo vuole realizzare in Abruzzo". Il metanodotto di 113,7 km attraversera' l'Abruzzo e il Molise e 26 Comuni delle province di Chieti, Pescara e Campobasso: Cupello, Furci, Monteodorisio, Scerni, Pollutri, Casalbordino, Paglieta, Lanciano, Castel Frentano, Orsogna, Poggio Fiorito, Filetto, Casacanditella, Bucchianico, Casalincontrada, Chieti, Celagatti, Rosciano, Pianella, Larino, Guglionesi, Montecilfone, Palata, Montenero di Bisaccia, Tavenna, Mafalda. Una linea per alcuni tratti contestuale e parallela all'elettrodotto Villanova-Gissi. Il valore complessivo dell'investimento, che dovrebbe concludersi nel 2021 e' di 120 milioni di euro.
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