gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » POLITICA » MELILLA INCONTRA FABRIZIO PELLEGRINI IN CARCERE
Pubblicato il 30/07/2016 21:09

Melilla incontra Fabrizio Pellegrini in carcere

Aumentano le adesioni promosso dai Radicali per chiedere la scarcerazione del pianista

Gianni Melilla, deputato di Sinistra Italiana, ha incontrato Fabrizio Pellegrini nel carcere di Chieti per sincerarsi dello suo stato di saluto e portare "la solidarieta' del Partito a tutti i livelli". "Sono ormai 50 giorni che Fabrizio e' detenuto e non ha accesso a nessun tipo di cura palliativa: questa situazione rischia di compromettere - osserva il parlamentare abruzzese - l'articolazione del braccio e della mano che gli consentono di lavorare dato che e' un pianista ed un insegnante di musica. Chiedo al ministro Orlando di intervenire con urgenza, i gravissimi problemi di salute di Fabrizio Pellegrini sono incompatibili con il regime carcerario. Il Parlamento affronti alla ripresa dei suoi lavori la legge che legalizzala la cannabis. Non si puo' aspettare oltre. La situazione di Pellegrini, ma anche di molti altri malati, va risolta". Fabrizio Pellegrini, 47enne di Chieti, e' malato di fibromialgia, ed e' detenuto dall'11 giugno scorso con l'accusa di coltivazione di cannabis. "La vicenda che vede coinvolto Pellegrini - afferma Melilla - ha bisogno di essere risolta per via legislativa. Oggi nel mondo l'uso della cannabis come rimedio efficace per alcune patologie e' una realta'. Come e' una realta' la coltivazione per uso personale e medico. Pellegrini si cura con medicinali a base di cannabinoidi perche' sono l'unico rimedio efficace per la sua patologia in quanto non puo' assumere medicinali a base di oppiacei per intolleranza. Le sue condizioni fisiche sono incompatibili con il regime carcerario. Il ministro della Giustizia Orlando intervenga immediatamente", conclude Melilla.

Aumentano le adesioni all'appello 'Una firma e un digiuno per Fabrizio Pellegrini e per tutte le vittime del proibizionismo', promosso dai Radicali per chiedere la scarcerazione del pianista malato di fibromialgia recluso da quasi due mesi nel carcere di Chieti per aver coltivato alcune piante di cannabis a scopo di lenire i dolori. 
   Ai digiunatori si sono aggiunti in queste ore il segretario di Possibile, Pippo Civati, che sulla vicenda di Pellegrini ha anche presentato un'interrogazione parlamentare, Luigi Manconi, presidente della commissione Diritti umani del Senato e di 'A Buon Diritto', Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, Leonardo Fiorentini, tesoriere della Societa' della Ragione, e il cantante reggae Zakalicius. 
   Nell'appello si chiede ai ministri della Giustizia e della Salute, Andrea Orlando e Beatrice Lorenzin, di intervenire per l'immediata scarcerazione di Pellegrini "le cui condizioni non sono compatibili con la detenzione e si fanno ogni giorno piu' gravi"

© Riproduzione riservata

Condividi:



Utenti connessi: 1