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Pubblicato il 03/07/2016 06:06

Migliore: sul 41bis serve un'attenzione diversa

Chiavaroli: a L'Aquila c'è carenza di personale

"L'impressione che ho avuto qui a L'Aquila e' la stessa che ho avuto in altre carceri di 41 bis, e cioe' che serve avere un'attenzione diversa. Ci deve essere piena applicazione del principio secondo il quale vanno recisi contatti tra il detenuto e le organizzazioni esterne. Ma nello stesso tempo serve maggiore flessibiità". Cosi' il sottosegretario alla Giustizia, Gennaro Migliore al termine della visita al carcere di massima sicurezza dell'Aquila, dove c'e' una sezione riservata ai detenuti in  regime di 41 bis. "Il che non significa revisione del 41 bis e ovviamente non intendiamo interferire su quelle che sono le prerogative della magistratura", continua Migliore accompagnato dall'altro sottosegretario alla Giustizia, la senatrice abruzzese di Ncd Federica Chiavaroli. Per Migliore, "va compresa quale e' la finalita' del 41 bis, uno strumento introdotto per realizzare piena interruzione dei contatti esterni delle persone che avevano particolare rilevanza nelle organizzazioni criminali. Ma non puo' essere un'interruzione di quelli che sono i diritti fondamentali". "Serve una riconsiderazione di quelli che sono i regolamenti. per evitare applicazioni afflittive che non corrispondono ai dettami costituzionali" spiega ancora l'ex esponente di Sel poi passato al Pd, che ricorda "l'importante iniziativa, gli Stati generali dell'esecuzione penale, con ministro il Orlando, dove abbiamo affrontato tutti i temi inerenti il mondo del carcere".

 "Il primo problema che anche al carcere dell'Aquila c'e' e' quello della carenza di personale. Al ministero abbiamo gia' fatto una apposita riunione e siamo pronti pronti a dare risposte con la mobilita' del personale delle province". Cosi' il sottosegretario alla Giustizia, Federica Chiavaroli, senatore abruzzese di Ncd, all'uscita dal carcere dell'Aquila dopo la visita fatta insieme all'altro sottosegretario alla Giustizia, Gennaro Migliore. La Chiavaroli ha sottolineato che "questa e' la struttura piu' impegnativa che abbiamo in Abruzzo in quanto ha detenuti soggetti al regime di 41 bis". "La direttrice ci ha illustrato i problemi che ha e noi siamo pronti ad affrontarli", ha concluso la Chiavaroli.

"Le innovazioni tecnologiche devono entrare dentro gli istituti di pena. Io dico che dove non ci sono esigenze particolari di sicurezza si può prevedere l'utilizzo di Skype e non della sola scheda telefonica". Lo ha detto il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore al termine della visita al carcere di massima sicurezza dell'Aquila. "Vogliamo rafforzare anche nelle carceri abruzzesi i programmi che prevedono l'attività lavorativa dei detenuti e anche di formazione. Migliore era oggi all'Aquila insieme all'altro sottosegretario alla Giustizia, la senatrice abruzzese Federica Chiavaroli. "La situazione abruzzese è più avanzata rispetto ad altre realtà anche grazie al lavoro fatto negli ultimi anni. Ci deve essere la possibilità, per chi desidera formarsi e andare a scuola, di una maggiore collaborazione con l'università e in base all'ultimo protocollo firmato il 23 maggio tra Miur e ministero della Giustizia". "All'Aquila siamo in un carcere massima sicurezza, il nostro obiettivo è realizzare una società più sicura quando usciranno queste persone abbassando la recidività". Migliore ha spiegato poi di non aver saputo della manifestazione di protesta sul carcere duro organizzata sabato scorso nelle vicinanze del carcere aquilano e che la sua visita era da tempo programmata. "L'obiettivo del carcere in linea con la Costituzione lo otteniamo con gli stati generali dell'esecuzione penale, con le circolari, con le modifiche dell'ordinamento penitenziario, non certo con le manifestazioni. Non abbiamo bisogno di essere sollecitati"

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