"Mi sono ritrovato con i sacerdoti della mia diocesi e ho rilanciato le sollecitazioni di papa Francesco perche' tra i fedeli possa crescere la disponibilita' all'accoglienza di chi e' in una condizione di bisogno. Ed oggi bussano i migranti, nostri fratelli, e dobbiamo aprire a loro le nostre porte. La diocesi di Sulmona-Valva e' caratterizzata da piccole parrocchie, ma ho riscontrato grande disponibilità". A dirlo all'ANSA monsignor Angelo Spina, vescovo di Sulmona-Valva, che in merito all'appello del Santo Padre invita tutte le parrocchie a vivere con il cuore aperto un'emergenza "che sta sconvolgendo e dando uno scossone - dice - a tutta l'Europa". "Sin dal primo momento dell'emergenza ho ribadito il fermo no al respingimento, anche in una visione di un'Italia che chiama l'Europa a prendere coscienza del suo ruolo partendo proprio dalle nostre piccole comunita'". Mons. Spina evidenzia come l'invito del Sommo Pontefice non ha bisogno di interpretazione perche' "e' un invito, una sollecitazione a ogni cristiano a compiere gesti concreti quanto semplici ma soprattutto pratici". Attualmente nel territorio diocesano ovidiano sono ospitati una cinquantina di profughi divisi tra Sulmona e Castel del Monte dove sono assistiti nei pasti rispettivamente dalla Caritas e dalle suore della Casa degli Anziani.
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