Reti ciclopedonali, slow mobility e reti fluviali ed ambientali. Sono queste le tematiche che verranno sviluppate grazie al protocollo d’intesa sottoscritto tra il Comune di Montesilvano e il dipartimento di Architettura dell’Università Gabriele D’Annunzio di Pescara – Chieti. Questa mattina il sindaco Francesco Maragno e il direttore del dipartimento, prof. Paolo Fusero hanno apposto le loro firme su una convenzione.
«Si tratta di studi e ricerche scientifiche - ha spiegato il direttore del Dipartimento di Architettura Paolo Fusero - atti a coadiuvare i processi decisionali che l'Amministrazione di Montesilvano intenderà porre in essere sul proprio territorio. Noi non vogliamo produrre strumenti urbanistici (anche per rispetto verso gli ordini professionali in questo momento di crisi economica), bensì elaboreremo ricerche scientifiche propedeutiche a successivi strumenti tecnici che saranno elaborati da professionisti locali o dagli uffici territoriali competenti. Compito dell'Università è di "fare sistema" con il territorio di competenza mettendo a disposizione il proprio know-how ai fini di conferire maggiore competitività al territorio stesso, ad esempio nelle sue capacità di intercettare fondi europei. Faremo lavorare il nostro Centro Studi per sperimentare approcci innovativi alla progettazione delle Reti fluviali e della Slow mobility cercando di svolgere un ruolo di stimolo per la comunità locale».
La convenzione, che ha una durata di due anni, impegna le due parti a promuovere, sviluppare e consolidare opportunità e iniziative di collaborazione relative ad attività di studio e di ricerca da svolgere in partenariato; al trasferimento delle conoscenze e dei risultati degli studi nei processi decisionali e di programmazione strategica del Comune; alla promozione di attività culturali, formative e di divulgazione scientifica; allo svolgimento di iniziative rivolte alla comunicazione scientifica e pubblica dei risultati ottenuti.
«Voglio ringraziare il professor Fusero – ha commentato il sindaco Francesco Maragno - che ha consentito al dipartimento di Architettura di diventare un punto di riferimento, credibile, produttivo e puntuale per gli stakeholder del territorio. Mediante la convenzione sottoscritta oggi, possiamo gettare le linee dello sviluppo della città, tenendo a mente una visione a medio e lungo raggio. Solo in questo modo possiamo individuare le strategie giuste e delineare una programmazione di sviluppo territoriale».
«Abbiamo avviato – aggiunge l’assessore alla mobilità Fabio Vaccaro - un percorso virtuoso che riguarderà la mobilità sostenibile, le reti fluviali ed ambientali. Per mezzo del protocollo abbiamo costruito un rapporto di collaborazione scientifica che ci permetterà di offrire al cittadino nuovi tipi di spazi urbani. Dobbiamo consentire ai montesilvanesi di riappropriarsi degli spazi comuni. In questa direzione, l’apporto tecnico e qualificato che verrà dato dall’Università D’Annunzio sarà determinante».
«La convenzione – ha aggiunto Gabriele Straccini, consigliere del Movimento 5 Stelle, che a gennaio 2015 presentò al Consiglio Comunale una mozione relativa all’attivazione di un protocollo d’intesa Comune – Università - permetterà di creare significative sinergie con le tante professionalità presenti all’interno dell’Università. Finalmente possiamo iniziare ad offrire una possibilità di vedere una Montesilvano nuova».
«La convenzione con il Comune di Montesilvano – conclude il professor Fusero - è il primo approfondimento di un Protocollo di intesa più ampio che l'Università ha firmato nel dicembre scorso con la Regione Abruzzo sempre sugli stessi temi: fiumi e reti ciclopedonali. Quindi si profila in Abruzzo un esempio virtuoso di collaborazione tra Università ed enti locali alle diverse scale per la valorizzazione sostenibile del territorio. Sono felice del ruolo scientifico di supporto che viene riconosciuto al Dipartimento di Architettura dagli enti locali abruzzesi: sono sicuro che sia un percorso virtuoso foriero di interessanti prospettive. Ci tengo infine a precisare che gli importi di queste collaborazioni sono interamente investiti in borse di studio per giovani ricercatori».
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