Protesta dei trattori a Pescara: a promuoverla il comitato 'No Casse', di cui fanno parte agricoltori dei comuni di Rosciano e Cepagatti, Manoppello e Chieti. L'iniziativa, cui hanno partecipato diverse decine di persone, e' finalizzata a chiedere alla Regione "soluzioni alternative al progetto delle vasche antiesondazione del fiume Pescara, soluzioni che permetterebbero di evitare la distruzione di 120 ettari di terreno". Dopo un presidio in piazza Unione, i manifestanti hanno sfilato in corteo, con una decina di trattori, fino alla sede della Regione. Gli agricoltori, tra striscioni e slogan, si sono radunati davanti al palazzo del Consiglio regionale, dove era in corso la conferenza dei servizi. Poi ha preso il via il corteo vero e proprio: partiti dalla zona del Ponte del Mare con i trattori, i manifestanti hanno sfilato davanti al Comune, hanno percorso corso Vittorio Emanuele e viale Bovio, fino ad arrivare alla sede della Regione. Rallentamenti e traffico nella zona del centro. Hanno seguito il corteo Polizia e Polizia municipale. "Non siamo contro le casse a prescindere - dice a nome dei manifestanti il referente del comitato, Remo Di Persio - ma vogliamo vedere se ci sono soluzioni alternative. E ce ne sono. Non andrebbero neanche a distruggere 120 ettari di terreno. Non si tratta di espropri, ma di terreni che, pur restando di proprieta', diventerebbero inutilizzabili. Dovremmo anche mantenerli puliti perche' ci sarebbe la servitu' di allagamento. In altre parole i terreni sarebbero inutilizzabili ed invendibili, ma comporterebbero degli oneri. Abbiamo piu' volte chiesto, invano, un confronto: speriamo che oggi qualcuno ascolti le nostre ragioni".
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