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Pubblicato il 03/03/2016 21:09

Nomina Tordera, Pietrucci: la forma usata non è un buon segnale

 "Non posso che unirmi al generale auspicio che il dottor Tordera alla guida della Asl 1 svolga un lavoro meritevole, perche' questo e' naturalmente l'interesse dei cittadini delle nostre aree interne. Detto questo, ritengo che esistono molte circostanze - in politica specialmente - in cui la forma e' sostanza". Esordisce cosi' una nota a firma del consigliere regionale del Pd Pierpalo Pietrucci. "Ritengo che la forma di questa nomina, in modo in cui il presidente della Regione e il sindaco dell'Aquila l'hanno confezionata, non sia un buon segnale, per i doveri di trasparenza che la politica deve ai cittadini, per la necessita' di condivisione delle scelte con le comunita' locali e i suoi rappresentanti istituzionali, a cominciare dal gran numero di sindaci che ha sostenuto la mia battaglia, per il rispetto che si sarebbe dovuto ai professionisti, faccio riferimento ai medici e a tutti gli operatori sanitari, che sono la fortuna della Asl 1. Fare una deroga per scavalcare quel gran numero di idonei, significa dichiararli non validi. O forse non sufficientemente fidati. Mi e' sembrato giusto, percio' non me ne pento - si legge nella nota - portare alla luce tutte le evidenti contraddizioni di questa vicenda, a costo di andare incontro a una piu' che probabile delusione. In ogni caso non sara' lasciata cadere la risorsa che e' nata da questo confronto, e che e' in buona sostanza la nuova consapevolezza che abbiamo, che su scelte strategiche si puo' coagulare consenso e condivisione di sindaci e amministratori nell'interesse del territorio. Che il territorio e' in grado di esprimere una voce chiara e unitaria. Non si potra' ignorarlo, in futuro, e non potra' ignorarlo il dottor Tordera, che - annuncia Pietrucci - incontrero' al piu' presto assieme ai rappresentanti dei medici e del territorio anche per valorizzare un lavoro che avevo portato avanti assieme all'assessore Paolucci e che purtroppo si e' interrotto negli ultimi due mesi, quando si sono accesi gli animi di chi era interessato esclusivamente alla nomina del manager. Stimolo, e anche controllo. Abbiamo davanti scelte troppo importanti, a cominciare dalla riduzione delle liste d'attesa, dal rapporto con l'Universita', l'aumento della mobilita' attiva e di una voce forte al tavolo della riforma, per affrontarle disattenti e a cuor leggero. L'Aquila e il suo territorio - conclude il consigliere regionale - mai come ora hanno bisogno di essere aiutate e sostenute, anche nei confronti di chi, al vertice della politica regionale, pare dimenticarsene spesso e troppo facilmente"

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