Si e' svolta stamattina a Pescara la conferenza stampa di Radicali Abruzzo per commentare lo stato di avanzamento dell'iter di approvazione della legge regionale sulla Nuova Pescara. Il segretario Alessio Di Carlo, componente della direzione nazionale di Radicali Italiani, ha evidenziato la necessita' che la Regione faccia propria la proposta di legge presentata nell'ottobre 2014 dal consigliere Riccardo Mercante (M5S) anziche' recepire uno dei testi depositati solo la scorsa settimana dal governatore D'Alfonso.
Roberto Di Masci, presidente di Radicali Abruzzi oltre che membro del comitato nazionale di Radicali Italiani ha invece segnalato le possibilita' di sviluppo a livello regionale che potranno essere offerte solo dall'implementazione del polo pescarese mentre Dario Boilini, tesoriere di Radicali Abruzzo e revisore dei conti di Radicali Italiani, si e' soffermato sul contenuto della relazione accompagnatrice dei progetti di legge a firma D'Alfonso, spiegando come nella stessa, anziche' concentrarsi sulla individuazione degli innumerevoli benefici che potranno essere generati dalla fusione, si sia preferito tentare di garantirsi dal rischio che non derivino disservizi ai cittadini: un atteggiamento - pr Boilini - pregiudizialmente negativo, dunque, come quello che del resto ha sempre caratterizzato tanto il Governatore abruzzese quanto i sindaci delle citta' coinvolte. In conclusione i Radicali hanno stigmatizzato la norma, contenuta in uno dei due testi a prima firma D'Alfonso, "che consentirebbe ai tre comuni - giunti a pochi mesi dal fatidico 1.1.19, data di nascita del Nuovo Comune - di optare per la Unione dei Comuni che rappresenta realta' del tutto diversa e distinta rispetto a quella richiesta dai cittadini pescaresi con il voto del maggio 2014 ma che, soprattutto, rinvierebbe a data indefinita la conclusione del progetto di fusione che a quel punto sarebbe da ritenere definitivamente affossato".
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