"Un'opera inutile con 50 sostegni in aree a rischio idrogeologico realizzata in gran parte senza la necessaria documentazione; un fatto gravissimo in un paese le cui opere pubbliche crollano ogni volta che piove". Cosi' il Forum abruzzese dei movimenti per l'acqua nel presentare il terzo dossier sull'elettrodotto Villanova-Gissi, definito nel titolo del rapporto come un "gigante coi piedi d'argilla".
Il rapporto e' suddiviso in 12 capitoli, nei quali gli ambientalisti si soffermano, tra l'altro, sui presunti rischi ambientali e sulle presunte "gravissime inadempienze e carenze sul rispetto di due importanti prescrizioni del Decreto ministeriale: quella relativa agli studi geologici e alla realizzazione delle indagini geotecniche e quella relativa alla prevenzione del rischio di inquinamento delle falde durante le perforazioni e la realizzazione delle fondazioni dei piloni". Dubbi vengono sollevati anche rispetto alla verifica della qualita' delle rocce e delle terre da scavo.
immagine di repertorio
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