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Pubblicato il 30/10/2015 12:12

Ospedale di Atri, Monticelli chiede chiarezza

 "La lunga telenovela sul funzionamento dell'Ospedale 'San Liberatore' di Atri oggi ha conosciuto ben due colpi di scena, entrambi significativi, di segno completamente opposto fra di loro'. Esordisce cosi' una nota el consigliere regionale Luciano Monticelli. "Da una parte c'e' stata una netta presa di posizione dell'assessore Silvio Paolucci, pronunciata nel corso della sessione odierna della V Commissione Consiliare. Paolucci, pur rimanendo inflessibile sulla dolorosa questione del Punto Nascita - rileva l'esponente politico del Pd - ha dato conferma ufficiale che il San Liberatore sara' pienamente ricompreso nel Piano Sanitario in preparazione quale Ospedale di Base, e quindi conservera' in piena efficienza il Pronto Soccorso e tutta una serie di reparti: la Medicina Interna, la Chirurgia Generale, l'Ortopedia, l'Anestesia, i Servizi di Supporto di Radiologia, il Laboratorio e l'Emoteca, oltre ai Posti Letto di Osservazione Breve Intensiva. Uno scampato pericolo, insomma, per il presidio atriano. L'altra notizia, quella negativa - posegue - viene invece da affermazioni di un tecnico, il Direttore Generale della ASL teramana Roberto Fagnano. Secondo quanto riportato dalla stampa, ieri, in occasione dell'inaugurazione di nuovi locali destinati all'Ostetricia dell'Ospedale 'Mazzini' di Teramo, Fagnano avrebbe annunciato nuove chiusure per il 'San Liberatore' di Atri: in particolare, sarebbero a rischio immediato di ridimensionamento i reparti di Ginecologia e Pediatria". A questo punto le dichiarazioni in merito di Luciano Monticelli, storico difensore del presidio atriano, sono nette: "La politica e i funzionari, insieme, stanno dando uno spettacolo totalmente indegno di una classe dirigente seria - afferma il consigliere -. Fagnano ricorda che amministratori e cittadini non devono attaccarsi all'idea di ospedale che avevano vent'anni fa, perche' nel frattempo le esigenze dei pazienti sono cambiate. Ha pienamente ragione, ma lo invito a riconoscere che questo territorio ha svolto un lavoro di programmazione e specializzazione importante, con gli occhi rivolti al futuro. Oggi per i cittadini del Cerrano e della Val Fino sarebbe dovuto essere il giorno del sollievo e della normalizzazione: persino Silvio Paolucci, che era stato inamovibile sulla questione del Punto Nascita, ha finalmente preso un impegno concreto e ufficiale sul futuro del 'San Liberatore'. E' spiacevole che, nello stesso giorno, un funzionario quale il dott. Fagnano si incarichi di rilasciare alla stampa dichiarazioni che vanno in senso totalmente contrario"

 

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