"La vera sfida in questo Paese e' fare le riforme". Lo ha detto l'assessore alla Programmazione economica Silvio Paolucci, intervenendo all'indagine semestrale di Confindustria Abruzzo. "L'Abruzzo - ha sottolineato Poalucci - si e' messo dentro, da protagonista e senza remore alcuna, al processo di riforma piu' importante che interessera' nei prossimi anni l'Italia e le Regioni: la macroregione adriatico-jonico, interpretando in questo senso anche una generale esigenza del cittadino e delle imprese alla ricerca di meno burocrazia. L'Abruzzo e' centrale in questa dinamica di cambiamento e mi sembra la risposta piu' attuale alle domande che pongono Confindustria e gli analisti economici e politici". Certo e' che il quadro disegnato dal Centro studi di Confindustria sull'andamento dell'industria abruzzese non e' per nulla confortante. Il Paese si appresta forse a vivere una nuova fase, ma in Abruzzo la piccola e media impresa e' ancora in forte affanno e la ripresa, per il momento, sembra sorridere alla sola grande industria. Preoccupano allo stesso modo, secondo Confindustria, anche i tassi molto bassi di aspettativa delle imprese: per il futuro, insomma, non c'e' ancora quella necessaria fiducia in grado di convincere l'imprenditore ad investire. La politica e' pronta "a mettere sul campo tutti gli strumenti programmatori in grado di invertire queste tendenze, a cominciare dal Masterplan - ha aggiunto Paolucci -. Abbiamo avviato il confronto e contiamo di metterci dentro passaggi essenziali della crescita e sviluppo dell'Abruzzo. Sui fondi europei abbiamo impresso una forte accelerazione sulla vecchia programmazione e da oggi l'Abruzzo si ritrova approvati dalla Commissione europea tutti e tre i programmi legati al fondi strutturali europei 2014-2020: Fse, Por-Fesr e Psr". Sul fronte occupazionale, l'Abruzzo al pari delle altre regioni ha registrato una crescita significativa rispetto all'anno scorso, anche se preoccupa moltissimo la continua perdita di occupazione nel settore del terziario, ma soprattutto tale incremento non e' sufficiente a riportare in "fisiologico" la perdita di posti di lavoro, se e' vero che dal 2008 ne sono stati persi 40 mila. Sulla legge di stabilita', che Confindustria Abruzzo valuta positivamente, l'assessore Silvio Paolucci da' un giudizio generalmente positivo, "ma essa - ha concluso - rischia di far pagare alle Regioni, e quindi scaricare su di esse, la detassazione decisa in alcuni settori"
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