L'assessore regionale alle Politiche Agricole, Dino Pepe, interviene in merito alla corrente riorganizzazione del personale regionale del Dipartimento. "La Delibera di Giunta regionale n.776 del 19/9/2015 con la quale e' stata disposta l'assegnazione di personale ai dipartimenti della Giunta - spiega l'assessore Pepe - ha previsto che il contingente complessivamente assegnato al Dipartimento Politiche dello Sviluppo Rurale e della Pesca fosse inferiore a quello attualmente vigente. Per concretizzare tale opera di riduzione del personale assegnato - prosegue Pepe - e' stato attivato un procedimento graduale, che ha previsto una prima fase di ricognizione delle risorse, dalla quale e' emerso che alla data del primo febbraio 2016, esperita la mobilita' volontaria e maturati alcuni pensionamenti, rimanevano incardinati nel Dipartimento 393 dipendenti a fronte del contingente previsto pari a 320 unita'. Pertanto si e' provveduto successivamente ad assumere gli atti di assegnazione che rispondono alle seguenti esigenze e criteri: rendere funzionali tutti i servizi costituiti nella nuova organizzazione, calibrando la distribuzione del personale tra essi quantitativamente e qualitativamente; minimizzare i necessari spostamenti territoriali tra sedi di questo dipartimento, contenendoli dal punto di vista chilometrico e valutando anche la disponibilita' di mezzi pubblici. Effettuata l'assegnazione di 319 unita' di personale e' stato altresi' definito un elenco nominativo di 74 collaboratori eccedentari per eventuali assegnazioni in altro dipartimento. Nelle more, non si e' provveduto al loro concreto trasferimento, ma per essi si e' disposto il collocamento in alcuni servizi del dipartimento, sui quali possono trovare tuttora attiva utilizzazione, tanto che la loro avulsione potrebbe determinare scompensi nell'azione amministrativa". "A questo si aggiunge l'imminente processo di riacquisizione delle funzioni gia' di competenza provinciale e del relativo personale, percorso che investe in modo peculiare questo dipartimento e che verosimilmente si concludera' in un arco di tempo compreso tra uno e sei mesi. Pur considerando necessaria e fondamentale la riorganizzazione dell'Ente richiesta dell'Unione Europea e delle Organizzazioni professionali di categoria, per rendere la macchina burocratica piu' efficiente ed efficace nella risposta alle esigenze dei cittadini - ha sottolineato l'assessore Pepe - l'intento e' quello di congelare l'attivazione di questo processo di mobilita' d'ufficio in quanto il percorso di riorganizzazione interno si interseca inevitabilmente con quello delle province e sarebbe pertanto ragionevole ed opportuno produrre un intervento di mobilita' d'ufficio una sola volta e sui numeri finali, cercando quindi di conservare il massimo delle unita' attraverso un percorso sostenibile di compensazione tra i dipendenti regionali e quelli provinciali".
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