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Pubblicato il 10/06/2016 09:09

Pescara, approvato il Conto Consuntivo dell'Esercizio 2015

E' stato approvato ieri, dal Consiglio Comunale di Pescara, il Conto Consuntivo dell'Esercizio 2015. "Questo bilancio, ha detto il sindaco Marco Alessandrini, e' frutto di una gestione finanziaria chiara, trasparente, precisa di cui siamo davvero orgogliosi. Senza bilancio un'Amministrazione va a casa e approvarlo oggi, dopo aver approvato quello di previsione, dopo aver avuto sin dall'inizio del nostro mandato un'attenzione grande alla finanza pubblica, e' motivo di orgoglio. Questo, nei fatti, e' il primo bilancio pensato e voluto dalla nostra Amministrazione e questo documento sara' la base della rinascita che abbiamo incessantemente costruito in questi due anni". Il sindaco ha fatto anche notare, ringraziando chi si e' prodigato a Palazzo di citta', che si e' passati dal "baratro del possibile default alla posizione virtuosa di chi spende solo cio' che guadagna". "Di solito presentare un bilancio e' un momento difficile, ma con i dati di quello che e' il nostro primo bilancio effettivo e' un piacere - ha detto l'assessore alle Finanze Adelchi Sulpizio. Il bilancio ha un risultato di gestione di competenza di 15.939.637,96. Paragonato a quello del 2013, che e' il bilancio ereditato, c'e' una differenza positiva pari a 13.385.352,45 di euro, il 524% per cento in piu' in due anni. Sono risultati straordinari che pero' non ci dicono che abbiamo superato la situazione di emergenza, ma sicuramente ci fanno guardare al futuro con piu' speranza e concretezza". L'assessore ha ricordato le "scelte dure di due anni di lavoro", e ha aggiunto che "oggi le cifre ci danno ragione". Ha poi ricordato che e' stato istituito, per la prima volta nella storia dell'Ente, "anche un Fondo di rischi contenzioso, con l'accantonamento di 11.500.000 euro in cui applichiamo un modello societario nell'ambito pubblico e che ci mette al sicuro dalla copertura dei contenziosi aperti e che verra' replicato anche in futuro. Quando siamo entrati, ha proseguito, c'era rischio di default, non c'erano fondi in cassa per procedere ai pagamenti: al 31 dicembre del 2013 c'erano 2.380.100 euro in cassa, al 31 dicembre del 2015 siamo a 18.190.261,22 euro, in percentuale il 664 per cento in piu'. Cosi' come per le entrate proprie incassate passiamo da 59.054.469,13 di euro a 77.635.118,70 euro di oggi, a parita' di accertamento e con un aumento del 31 per cento". Il "grazie" va anche "alla citta' che con sacrificio si e' resa partecipe di questa manovra". Il principio "rivoluzionario" applicato e' "che si spende quello che si incassa". 

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