"Approdera' mercoledi' prossimo, 16 marzo, in Commissione Vigilanza, presieduta dal consigliere Carlo Masci, il 'caso' della fogna scoperta dall'Associazione 'Pescara - Mi piace' a ridosso del cantiere del Ponte nuovo. L'incontro, chiesto dalla stessa Associazione, sara' utile per fare chiarezza sulle troppe incertezze, ovvero sulla natura di quello scarico, di 220 centimetri di diametro, inizialmente smentito dalla giunta Alessandrini, attraverso l'assessore Del Vecchio. Che poi, di fronte alle ammissioni dell'Aca, ovvero che si trattava della condotta che convogliava direttamente nel fiume i liquami della stazione centrale, ma anche gli scarichi, forse abusivi, di 200 famiglie, ha dovuto fare una clamorosa marcia indietro, sino alla presunta rivelazione di una lettera di segnalazione, datata 31 luglio 2015, quindi in piena emergenza balneazione per la rottura della condotta di via Raiale, lettera che, al solito, pero', non e' mai stata resa nota alla citta', ne' alle Autorita', consentendo a migliaia di persone di fare il bagno tra feci e liquami. E in piu', ha consentito che quella fogna continuasse a sversare per altri otto mesi il suo carico inquinante, contaminando il fiume e il mare, senza muovere un dito. Mercoledi' chiederemo alla Commissione di istituire un fascicolo, acquisendo tutti gli atti esistenti inerenti la vicenda, inevitabilmente connessa all'emergenza balneazione, al fine di preparare un faldone da inviare all'attenzione delle Autorita' preposte, faldone che andra' ad affiancarsi a quello gia' predisposto dalla nostra Associazione". Lo hanno detto l'avvocato Berardino Fiorilli e Armando Foschi, dell'Associazione 'Pescara - Mi piace'. "Il susseguirsi di dichiarazioni discordanti dell'assessore Del Vecchio sono sconcertanti e, soprattutto, continuano solo ad alimentare quel clima di incertezze scattato la scorsa estate dopo la rottura della condotta di via Raiale e lo sversamento di 30milioni di litri di feci e liquami nel mare, tenuto volutamente nascosto alla citta' dal sindaco Alessandrini - hanno ricordato Fiorilli e Foschi -. Il 7 febbraio scorso, raccogliendo l'allerta di alcuni ciclisti, abbiamo lanciato per la prima volta l'allarme chiedendo spiegazioni in merito a due condotte sconosciute, emerse nei pressi del cantiere del Ponte Nuovo, probabilmente dopo l'eliminazione delle sterpaglie proprio per consentire i lavori: si tratta di due tubi, il primo da 60 centimetri di diametro, il secondo da 220 centimetri e, in quella occasione, abbiamo chiesto lumi al sindaco Alessandrini, ovvero se fosse a conoscenza di quelle due condotte e, soprattutto, se sapeva cosa trasportassero, sollecitando, in caso contrario, una verifica immediata".
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