"Serve un'azione radicale, non certo l'approvazione di questo Piano di Tutela delle Acque che e' del tutto inaccettabile senza modifiche". Lo afferma il Forum abruzzese dei movimenti per l'acqua, sottolineando che "la risorsa idrica in Abruzzo e' in grande pericolo sia per quantita' che per qualita'", a proposito dell'avvio in Consiglio Regionale della discussione sul Piano, oggi in esame in seconda Commissione consiliare. Sottolineando che il presidente della Commissione, Pierpaolo Pietrucci, "ha dato la disponibilita' a discutere modifiche in extremis", gli ambientalisti spiegano che "il Piano dovrebbe affrontare le emergenze che possono essere riassunte in tre dati: 70% dei fiumi fuori dagli obiettivi di qualita'; 35% delle falde contaminate oltre i limiti di legge; 22% dei tratti di balneazione classificati in qualita' "scarsa" (contro un dato europeo del 2%)". Quattro, secondo il Forum Acqua, le criticita' presenti nel Piano: "assenza di norme sull'inquinamento da idrocarburi e sull'interazione tra grandi infrastrutture come il metanodotto Snam e le aree di elevato valore idrogeologico; le deroghe richieste fino al 2027 per la qualita' dei fiumi; l'aver ignorato del tutto la questione dei cambiamenti climatici e della necessaria strategia di adattamento; il deflusso minimo vitale irrisorio e il suo impatto sul raggiungimento dello stato buono della qualita' dei fiumi".
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