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Pubblicato il 16/06/2016 15:03

Piano Sanitario, le critiche di Forza Italia

 "Una grande parata, con i partecipanti vestiti a festa, come del resto si fa per un funerale che in questo caso e' quello della Sanita' abruzzese con la distruzione della Rete ospedaliera e della Rete di emergenza-urgenza". E' quanto dichiarano i consiglieri regionali di Forza Italia commentando la presentazione del Piano sanitario regionale avvenuta oggi "in pompa magna" alla presenza dell'assessore regionale Silvio Paolucci. "All'incontro con la stampa - fanno notare i consiglieri regionali di Forza Italia - mancavano pero' il presidente della V Commissione Sanita' Olivieri e soprattutto il presidente D'Alfonso, ufficialmente assente per impegni istituzionali ma che probabilmente vuol far credere agli abruzzesi che questo piano non sia opera sua. Si e' parlato di pareggio di bilancio che, e' bene ricordarlo, era stato centrato grazie alla Giunta Chiodi. Non e' ancora chiaro pero' quando si concretizzera' l'uscita dal commissariamento che non vuole dire uscire dal controllo dei conti da parte del ministero di Economia e Finanza. Anche per quanto riguarda i Lea la sufficienza era stata raggiunta e superata gia' nel 2014 e sempre sotto la Giunta Chiodi".

"Per quanto riguarda l'edilizia ospedaliera - riprendono gli esponenti di Forza Italia - si fa ampiamente riferimento alle risorse reperite dalla Giunta Chiodi, destinate alla costruzione di 5 nuovi presidi (Lanciano, Vasto, Giulianova, Sulmona e Avezzano) e alla riqualificazione di Penne, ma non sappiamo come verranno utilizzati. Questo Piano sanitario e' stato calato dall'alto, pensato ed elaborato da pochi senza nessun coinvolgimento dei portatori di interesse (comunita', operatori del settore, amministratori locali e regionali); saremo noi a riscriverlo e ci auguriamo di farlo con il contributo di quei consiglieri regionali dell'attuale maggioranza che siamo certi, grazie a un moto d'orgoglio, vorranno sostenere le nostre tesi. Noi riteniamo che l'Abruzzo non sia costretto a operare tagli cosi' pesanti che non fanno altro che penalizzare irrimediabilmente soprattutto le aree interne, aumentare la mobilita' passiva verso le Marche e ridurre il diritto alla Salute"

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