"Sono le Regioni che con proprio atto decidono di aderire ad una Autorita' portuale piuttosto che ad un'altra. L'Abruzzo ha gia' scelto e costruito da tempo la sua naturale vocazione. Noi saremo il mare Adriatico di cui ha bisogno Civitavecchia, realizzando cosi' il collegamento tra i due mari, Adriatico e Tirreno, e poi ponte verso i Balcani. Lo abbiamo gia' rappresentato al Ministero, lo abbiamo scritto nei nostri atti di programmazione e il Presidente D'Alfonso lo precisera' al Ministro Graziano Delrio, che di sicuro condividera' la nostra impostazione". Lo ha detto Camillo D'Alessandro, consigliere regionale con delega ai trasporti, commentando l'approvazione della riforma dei porti avvenuta ieri in Consiglio dei ministri. Secondo D'Alessandro "Ancona ha una sua naturale autonomia non estendibile sulla portualita' abruzzese. L'interesse dell'Abruzzo si chiama Civitavecchia. Ora il punto e' stabilire le modalita' di alleanza con l'Autorita' portuale di Civitavecchia, un'alleanza amministrativa tra due autonomie o in alternativa una unica autorita' portuale interregionale. La scelta - commenta infine D'Alessandro - dipendera' dal rapporto costi/benefici per il sistema portuale abruzzese ma in entrambi i casi la scelta c'e' ed e' Civitavecchia. Con le Marche possiamo stringere altre sinergie"
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