Il sindaco di Pescara Marco Alessandrini ha invitato gli ex interinali della municipalizzata Attiva, 70 lavoratori ai quali dopo 8 anni non e' stato rinnovato il contratto, a lasciare il presidio di Piazza Italia, davanti al Comune, in atto da circa tre mesi "perche' - ha spiegato il primo cittadino - il limite del dissenso e' stato ampiamente superato. Al termine di un incontro nella sede del Municipio, Alessandrini ha detto: "L'invito e' di portare la protesta dalla piazza a un tavolo istituzionale permanente che si potra' riunire all'occorrenza, ogni settimana, due volte a settimana, ogni volta che sara' richiesto e possibile, e continuare li' il confronto. Di questo tavolo istituzionale i lavoratori saranno parte integrante. Martedi' prossimo si terra' un nuovo incontro su tale richiesta". "Questo perche' - ha aggiunto il primo cittadino di Pescara - e' necessario affrontare il problema del limite del dissenso, che e' quello del decoro, dell'ordine pubblico, della sicurezza e della tutela del bene comune che e' cosa di tutti, anche dei lavoratori di Attiva, e che nei giorni scorsi e' stato purtroppo ampiamente superato".
"Ho voluto questo incontro - ha proseguito Alessandrini - per proporre di formalizzare ancor di piu' il dialogo a cui fino ad oggi da parte nostra non e' mai mancata la disponibilita', come mai e' mancata l'umana comprensione della situazione che i lavoratori e le loro famiglie attraversano. Purtroppo questo nelle ultime settimane - ha aggiunto - non e' piu' accaduto visto che sulla pubblica piazza abbiamo visto comparire slogan propagandistici, suppellettili vari, persino dei sanitari, oltre agli insulti al sindaco e alla classe politica. Cose che con la protesta non hanno nulla a che vedere e di certo non sono utili alla causa dei lavoratori".
Il rappresentante dei lavoratori: pensano all'immagine anziché risolvere un problema di lavoro
"Ci hanno detto che la questione e' diventata di ordine pubblico - ha detto uno dei rappresentanti degli Interinali, Manolo Da Silva -,ovvero siamo diventati un problema e non riusciamo a capire perche' visto che fino ad oggi crediamo che ci sia stata una protesta pacifica con dei toni che si sono a volte alzati ma semplicemente perche' la controparte ci ha portato all'esasperazione. Questa e' veramente la goccia che fa traboccare il vaso perche' ci sembra di capire che il problema riguarda l'immagine pubblica della piazza in vista della visita in Comune dell'Ambasciatore degli Stati Uniti invece che pensare a risolvere un problema di lavoro che hanno creato loro in otto anni e che ora non sanno come risolvere".
Acerbo: indecorose le dichiarazioni del sindaco
"Indecorose sono le dichiarazioni del sindaco non certo le proteste civili e democratiche di persone legittimamente preoccupate per il loro futuro". Cosi' l'esponente di rifondazione Comunista Maurizio Acerbo dopo l'invito di cessare il presidio e proseguire il confronto attraverso un tavolo permanente rivolto agli ex interinali della municipalizzata Attiva dal sindaco di Pescara Marco Alessandrini. "Credo che dia davvero la misura della distanza dalla cultura e dalle tradizioni della sinistra che questa amministrazione PD si esprima in questi termini nei confronti di decine di lavoratori che con le loro famiglie sono in lotta per il lavoro" aggiunge Acerbo. "Indecorosa semmai - conclude - e' una politica che produce disoccupazione e crescente precarizzazione del lavoro non certo la presenza di un presidio sulla pubblica piazza come ce ne sono migliaia - purtroppo! - in Italia in questo momento. Persino davanti alla Casa Bianca ci sono persone accampate per proteste di ogni genere, Non si capisce perche' se ne debbano andare i lavoratori e spero che respingano le intimidazioni dell'amministrazione comunale".
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