La sezione consultiva per l'Abruzzo della Corte dei Conti ha dichiarato inammissibile la richiesta di parere giunta dal Comune dell'Aquila sull'ipotesi di poter procedere alle proroghe dei 56 contratti a tempo determinato, scaduti il 30 settembre scorso, in deroga ai paletti del Jobs Act, che fissa un massimo di 36 mesi. Una querelle su cui nelle scorse settimane c'e' stato scontro, con pareri discordanti di diversi dirigenti comunali e differenza di vedute dei ministeri del Lavoro (favorevole) e dell'Economia (contrario), e guerra politica tra il sindaco, Massimo Cialente, e la sua Giunta da una parte e il sottosegretario Paola De Micheli e la senatrice Stefania Pezzopane dall'altra. I giudici contabili ricordano che "possono essere oggetto della funzione consultiva le sole richieste di parere volte a ottenere un esame da un punto di vista astratto e di carattere generale" mentre quella sui precari "deve ritenersi inammissibile in primis in quanto verte su profili di diritto sostanziale afferenti alle condizioni del rinnovo dei contratti di lavoro nel settore pubblico, e non sulla relativa disciplina finanziaria". Spunti positivi, comunque, per la senatrice del Pd Stefania Pezzopane dal momento che "nella parte finale della sentenza - dice -, fa espressamente riferimento all'aspetto derogatorio della norma presa in esame. Afferma, infatti, che la disciplina dei rapporti di lavoro a tempo determinato per pubbliche amministrazioni ed enti locali trova compiuta disciplina negli articoli 36 e seguenti del decreto legge 165 del 2001, cui la normativa scrutinata espressamente deroga". Il sindaco Cialente, ancora prudente, assicura: "Una soluzione sui precari comunque la troveremo, e visto che abbiamo una Legge di Stabilita' in corso di approvazione, chiedero' di inserire li' una norma chiara al Governo e alla senatrice Pezzopane". Intanto sul tema il segretario generale Fp Cgil dell'Aquila Rita Innocenzi chiede l'annullamento della delibera di giunta del 9 ottobre scorso che chiedeva ai dirigenti competenti di predisporre le proroghe, perche' "sembrerebbe contenga elementi tali da renderlo, se adottato, annullabile", in quanto parla di "ricorrere" e non di "prorogare o rinnovare" i contratti a tempo determinato.
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