Cgil Cisl e Uil hanno deciso di rilanciare la vertenza previdenziale proclamando una giornata di mobilitazione per il prossimo 2 aprile che vedra' coinvolto anche l'Abruzzo. La piattaforma unitaria, approvata il 17 dicembre scorso, chiede modifiche sostanziali ad un sistema previdenziale che, dopo la riforma Monti-Fornero, presenta aspetti di eccessiva rigidita' e iniquita'. In particolare - affermano le segreterie regionali di Cgil-Cisl-Uil Abruzzo - le nostre richieste puntano a ripristinare meccanismi di flessibilita', a riconoscere la diversita' dei lavori, ad indicare i 41 anni di contributi come sufficienti per l'uscita anticipata, a costruire un percorso per garantire pensioni dignitose per i giovani e per i lavoratori precari e discontinui. Su questi ed altri temi, chiediamo al Governo di aprire un tavolo di confronto, che se non verra' attivato determinera' il proseguimento delle iniziative di mobilitazione. Su questo delicato tema il Governo continua inoltre ad intervenire con proposte che prevedono la riduzione della spesa pensionistica, come nel caso della proposta del taglio alle pensioni di reversibilita'. Da qui la mobilitazione unitaria anche nella nostra regione, annunciata alcuni giorni or sono dai segretari generali di Cgil Cisl e Uil Abruzzo, rispettivamente Sandro Del Fattore, Maurizio Spina e Roberto Campo. Il 2 aprile nel frattempo e' arrivato, sicche' nei quattro capoluoghi abruzzesi i sindacati territoriali Cgil, Cisl e Uil hanno promosso e organizzato altrettanti presidi unitari, di cui sono stati forniti gli orari e i luoghi: a Chieti, dalle ore 9,00 alle ore 12,00 davanti al palazzo della Prefettura; a L'Aquila, dalle ore 10,30 alle ore 12,00 presso la Prefettura in corso Federico II; a Pescara, dalle ore 16,00 in poi, accanto all'Urban Center in piazza Salotto; a Teramo, dalle ore 8,30 alle ore 12,30 in piazza Martiri.
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