Ripensare i percorsi formativi con la costituzione di Poli tecnici professionali e l'ampliamento degli Istituti tecnici superiori (attualmente in Abruzzo ce ne sono quattro, a Teramo c'e' quello dell'agroalimentare). Da ieri, al tavolo costituito dalla Provincia, si e' aperto il confronto sul riassetto dell'offerta formativa superiore. Protagonisti gli istituti tecnici - oggetto della riforma che sara' disciplinata dalla Regione e finanziato con i fondi del POR gestiti dall'assessorato di Marinella Sclocco - e l'Ufficio scolastico provinciale. L'obiettivo e' quello di arrivare a formulare delle proposte in ordine alla costituzione di Poli tecnici professionali e di Istituti tecnici superiori. Nei Poli, come negli Istituti tecnici superiori, si struttura un'offerma formativa altamente professionalizzante anche con la partecipazione di Universita', imprese, associazioni di categoria uniti in Consorzi. L'obiettivo e' quello di costruire una formazione altamente qualificata e adeguata alle richieste del mondo del lavoro riducendo la dispersione scolastica (grande problema dell'Italia) e rendendo gli anni dello studio e della formazione pre-universitaria molto piu' interessante e utile per i giovani.
"In Abruzzo questo percorso si e' appena avviato con l'elaborazione del Piano triennale da parte dell'assessorato all'Istruzione - ha dichiarato il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino - una partita da non sottovalutare perche' abbiamo l'occasione di costruire percorsi didattici moderni, piu' interessanti per gli studenti e piu' utili per il mondo del lavoro. La Provincia vuole avere un ruolo di coordinamento in questo percorso avendo l'opportunita' di far incontrare il mondo della scuola, quello dell'impresa e quello degli enti locali".
La riforma riguarda gli istituti tecnici e l'offerta formativa professionale e bisogna decidere quanti e quali Poli tecnici istituire e verificare se c'e' lo spazio per strutturare altri Istituti tecnici superiori. Al prossimo incontro saranno invitate anche le associazioni d'impresa mentre attraverso i Centri per l'Impiego sara' condotta una ricerca per verificare quali sono i titoli di studio che favoriscono l'ingresso nel mondo del lavoro.
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