"Riconsiderare le decisioni prese alla luce della nuova normativa, al fine di non sottoporre i cittadini abruzzesi a disagi e disservizi non necessari". E' quanto ha chiesto il consigliere regionale Luciano Monticelli al presidente della regione Luciano D'Alfonso relativamente ai punti nascita. Alla lettera che il presidente della IV Commissione Consiliare ha inviato anche all'assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci si sono associati Sandro Mariani (Pd), Andrea Gersolimo e Mario Olivieri (AC). Numerose sono state le critiche ricevute dalla Sua decisione di ridurre da 12 a 8 i Punti Nascita pubblici del sistema ospedaliero abruzzese. In particolare - si legge nella nota - in molti Le hanno contestato un eccesso di zelo nell'applicazione dell'Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010, firmato dal Suo predecessore Chiodi, che avrebbe esposto gli abitanti delle zone interne dell'Abruzzo a gravissimi disagi. Pochi giorni fa, l'11 novembre, il Ministero della Salute e' tornato ad esprimersi sulla questione con un Decreto. Questo atto, confermando la possibilita' di deroga per motivi geografici gia' espressa dall'Accordo del 2010, ha altresi' introdotto tale possibilita' anche per i Punti Nascita con volumi di attivita' inferiori ai 500 parti annui, col solo obbligo di sottoporre la richiesta al tavolo di monitoraggio nazionale di cui al D.M. 29 luglio 2015". In considerazione di cio', la richiesta di rivedere le annunciate chiusure di quattro punti nascita su 12
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