Il comitato 'Nessuno tocchi il nostro futuro' che, impegnato contro la realizzazione dell'elettrodotto Terna che colleghera' il Montenegro all'Italia passando per l'Abruzzo, ha promosso una raccolta firme per il referendum consultivo, conta di raggiungere le circa cinquemila firme necessarie entro il trenta giugno, in modo che il referendum possa svolgersi a novembre.
'Attualmente siamo a quota 3.500 - ha spiegato in conferenza stampa il presidente del comitato, Lorenzo Valloreja - e prosegue la nostra attivita' di sensibilizzazione dei cittadini.
In base al regolamento comunale abbiamo di fronte due opzioni: se consegniamo le firme necessarie entro il 30 giugno, si andra' al voto a novembre; se invece le consegneremo tra luglio e agosto, il referendum si svolgera' in primavera. Chiaramente il nostro obiettivo e' di votare a novembre'.
'In questi mesi abbiamo fatto un grande lavoro porta a porta - ha sottolineato Valloreja -, informando i cittadini dei circa 20 comuni che, nel pescarese e nel chietino, saranno coinvolti dall'elettrodotto. E' stato un lavoro di squadra con l'aiuto di associazioni dei consumatori, come ad esempio l'Arco, e di partiti politici, quali Pd, Idv, Fli e La Destra'.
Nel corso dell'incontro con la stampa il vicepresidente del comitato, Walter Vallese, ha addirittura prospettato scenari peggiori. 'I bacini idrici scelti per la realizzazione delle centrali idroelettriche - ha spiegato - sono stati dichiarati patrimonio dell'umanita' e le centrali non potranno piu' essere realizzate. Di conseguenza, e' probabile che si proceda con la realizzazione di una centrale nucleare. A maggior ragione, allora, e' fondamentale dare la parola ai cittadini'.
Intanto, va avanti la raccolta firme, nell'ambito della fiera 'Emergie', che si svolgera' da domani al 17 giugno nei locali del Porto turistico di Pescara.
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