La Fondazione Cantiere Abruzzo - Italia dara' vita su tutto il territorio regionale alla costituzione di comitati per dire "no" alla proposta di riforma costituzionale elaborata dal governo Renzi e avviera' una campagna di sensibilizzazione nelle quattro province e negli atenei, coinvolgendo anche gli amministratori locali appena eletti. Lo ha annunciato oggi Fabrizio Di Stefano, presidente della Fondazione, insieme ai consiglieri regionali Mauro Febbo e Emilio Iampieri. Di Stefano ha fatto notare che questa campagna referendaria si annuncia "di una importanza straordinaria da diversi punti di vista" e in primo luogo "dal punto di vista politico perche' e', di fatto, una campagna elettorale confermativa o meno su Renzi e non possiamo che essere contrari", ha commentato l'onorevole Di Stefano. Guardando poi la riforma nella sua interezza "non possiamo che dire che si tratta di una riforma sbagliata, fatta di tante negativita'". Di Stefano ha sottolineato, ad esempio, che "il Senato non sara' abrogato ma ridotto e non ci sara' piu' l'elezione da parte dei cittadini. Non e' vero, poi, che si verifichera' un taglio dei costi della politica". "Una riforma pessima", ha aggiunto Febbo, evidenziando che "viene annunciata, ad esempio, la chiusura delle Province, ma di fatto non avverra'. Saranno tolti i fondi alle autonomie locali, danneggiando i territori", ha detto sempre Febbo, e le Province "resteranno ma non si sa con quali deleghe. Non e' vero che si chiude il Senato, anzi noi non capiamo come faranno un sindaco e un presidente della Regione a stare 3 giorni a Roma e a fare contemporaneamente il sindaco e il presidente della Regione". "Questa riforma, ha aggiunto Iampieri, non migliora le Regioni e le autonomie locali. Il Senato non sara' abolito per cui possiamo parlare di una manovra di Palazzo senza benefici per i cittadini ma con maggiori costi, come gia' accaduto con le Province. Il rischio e' che ci siano caos e problemi. Solo un'operazione spot, dunque, che il presidente del Consiglio vuole intestarsi"
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