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Pubblicato il 11/11/2015 18:06

Ritirati a Cepagatti contrassegni intestati a disabili deceduti

Una cinquantina di permessi ritirati. E' l'esito dei controlli che sta eseguendo in questi giorni la Polizia locale di Cepagatti, diretta dal capitano Antonio Di Virgilio, per verificare la regolarita' dei contrassegni per i disabili. "Abbiamo avviato un censimento scrupoloso sui pass per due motivi - spiega Di Virgilio - Il primo e' per contrastare l'utilizzo improprio del permesso da parte di chi non ne ha piu' diritto, il secondo e' perche' dallo scorso 15 settembre non sono piu' validi i vecchi tesserini di colore arancione che sono stati sostituiti dal Cude, il Contrassegno unificato disabili europeo, di colore azzurro. Abbiamo cosi' ritenuto di andare incontro alle esigenze della cittadinanza avvisando i titolari dei pass e invitandoli a regolarizzarli". I controlli della Polizia locale hanno riguardato circa 500 tesserini rilasciati a partire dal 2001. I titolari dei permessi sono stati contattati telefonicamente o per iscritto ed invitati a recarsi al comando per sostituire i vecchi pass con quelli nuovi. Altre verifiche sono state effettuate incrociando i dati con quelli dell'anagrafe per controllare se i contrassegni fossero intestati a persone decedute. "Molti non erano a conoscenza della necessita' di ottenere i nuovi Cude - aggiunge il comandante - Li abbiamo pertanto indirizzati sulla prassi da seguire. Chi, invece, aveva il permesso di una persona deceduta lo ha riconsegnato. Alcuni ci hanno detto che si erano 'dimenticati' di farlo e che non li avevano mai usati. Ne abbiamo ritirati finora una cinquantina ma stiamo proseguendo le verifiche per trovare altri furbetti". "I controlli della Polizia locale - spiega il vice sindaco Domenico Di Meo - hanno consentito di scoprire persone che non avevano diritto a esporre il contrassegno e ad occupare i parcheggi destinati agli invalidi. Questi posti non sono un privilegio ma una necessita' per chi ha bisogno di scendere dalla carrozzina o vive altre condizioni di invalidita'. E' segno di civilta' rispettare le regole: parcheggiare, anche solo per un istante, in un posto riservato significa rendere difficile la vita a queste persone".

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