"Siamo sempre stati disponibili e siamo disponibili alla riconsegna alla Regione Abruzzo della sorgente che si trova ad alcuni chilometri, non certo dello stabilimento per l'imbottigliamento dell'Acqua Santa Croce che insieme al marchio sono di nostra proprieta'". Cosi' in una nota diffusa dall'Ufficio comunicazione della 'Sorgente Santa Croce Spa', l'imprenditore molisano Camillo Colella, patron della societa' - marchio nazionale di acqua minerale che si produce a Canistro - dopo che la Regione Abruzzo ha fissato per il 3 ottobre prossimo, alle 11, la riconsegna della sorgente. Nel documento, rende noto la societa', si comunica alla "Sorgente Santa Croce" che il giorno 3 ottobre "s'interverra' presso l'area di rispetto igienico-sanitario della concessione, situata in Localita' Sponga, per le operazioni di riconsegna di cui al comma 9,art.36 della L.R. 15/2002 e s.m.i.. i". "Non ci siamo mai rifiutati e abbiamo sempre collaborato nei sopralluoghi fin dal primo momento - prosegue Colella -. Non ci siamo opposti neppure quando hanno tentato di confondere le pertinenze con la proprieta' privata invitando grandi player". Tra la Sorgente Santa Croce spa e la Regione Abruzzo e' in atto un braccio di ferro e un contenzioso legale, e' un altro passo della nota. L'imprenditore molisano ha ribadito l'intenzione di chiedere risarcimenti milionari all'ente regionale "per i danni di immagine patiti alla luce delle vessazioni subite dalla Regione che ci perseguita dopo averci negato la concessione e la proroga adducendo irregolarita' del Durc che abbiamo invano chiarito". Proprio alla luce di questa situazione, la societa' ha attivato le procedure di mobilita' per i 75 dipendenti.
Sulla riconsegna della sorgente, i legali della Santa Croce nel rispondere ad una nota della Regione "dai toni inspiegabilmente non cordiali", hanno spiegato in una lettera ufficiale che "Sorgente Santa Croce S.p.A. non ha mai in nessun modo ostacolato o semplicemente reso piu' difficoltose o ritardato le attivita' di restituzione del giacimento e delle sue pertinenze alla Regione Abruzzo, come asserito in alcune comunicazioni della Regione". "A riprova di cio', si osserva che l'area della sorgente e' gia' stata oggetto di diversi sopralluoghi da parte dei funzionari regionali e la Societa', come da richiesta della Regione, ha gia' fornito in data 20/04/2016 una relazione descrittiva sullo stato di consistenza e conservazione delle prime opere di captazione poste all'interno dell'area oggetto di concessione - continuano i legali -. La Societa' riconferma anche in questa sede la propria piena disponibilita' alla consegna del giacimento in data 3/10/2016 come richiesto dalla Dirigente Iris Flacco". Nella nota della Regione, conclude l'Ufficio comunicazione della Sorgente Santa Croce Spa - si chiede all'azienda di mettere a disposizione il personale tecnico necessario alle operazioni di riconsegna
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