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Pubblicato il 18/07/2015 11:11

Sasi respinge le accuse sui depuratori

La risposta dell'Arta: ecco l'elenco dei controlli coi superamenti dei limiti

"L'Arta non mai riscontrato che la Sasi abbia superato all'uscita dei suoi depuratori i limiti chimici e batteriologici consentiti dalla legge. Purtroppo le notizie negative, spesso fuorvianti, rischiano di screditare un servizio fornito alla collettivita' oltre a rovinare il lavoro stagionale di una comunita'. La depurazione e' stata sempre effettuata in modo corretto. Invitiamo gli organi preposti, come l'Arta, a intervenire in merito mettendo a disposizione i risultati in possesso ottenuti dai controlli periodici". E' quanto afferma Domenico Scutti, presidente della Sasi, ente gestori idrico del Chietino, con 92 comuni soci, respingendo le accuse dello scandalo dei depuratori malfunzionanti, sequestrati il 28 aprile dal gip di Lanciano, con conseguente inquinamento del mare, per il quale Legambiente ha consegnato la bandiera nera. Scutti aggiunge: "Abbiamo una delle gestioni idriche nella Regione verde d'Europa e dunque una responsabilita' maggiore, dobbiamo essere all'altezza del compito. Per questo motivo vogliamo aprire un approfondimento sulla rappresentazione negativa che si da' delle nostre acque".

''Le analisi compiute dal monitoraggio di Legambiente - dice Scutti - hanno quantomeno la stessa attendibilita' dei controlli che vengono periodicamente e puntualmente realizzati dall'Arta che non esita a far scattare il divieto di balneazione dove ravvisa situazioni di non idoneita' delle acque. Pur non entrando nel merito dei metodi analitici utilizzati, sottolineiamo che le zone di campionamento scelte ricadano in corsi d'acqua meglio definiti come 'fossi' nei quali e' oggettivamente riscontrabile una riduzione delle portate, dovuta - spiega il presidente Sasi - sia alle condizioni climatiche che agli incontrollati prelievi esterni per fini irrigui, tale da provocare la contrazione della capacita' depurativa naturale, che se in condizioni ideali si protrae lungo tutto il corso d'acqua e oltre la foce consentendo l'abbattimento dei residui inquinanti". 

 

La risposta dell'Arta: ecco i superamenti dei limiti

Dopo l'intervento del presidente della societa' Sasi, ente gestore dei depuratori in provincia di Chieti, oggi interviene l'Agenzia regionale per la tutela dell'ambiente (Arta) che in una nota mette nero su bianco i dati che rilevano i superamenti. In tal senso, il presidente Sasi, Domenico Scutti, in una nota ufficiale aveva affermato che ''la depurazione era stata sempre effettuata in modo corretto e che la stessa Arta non aveva mai riscontrato che la Sasi abbia superato all'uscita dei suoi depuratori i limiti chimici e batteriologici che gli sono consentiti dalla legge''. L'Arta quindi rivela che: ''In riferimento alle dichiarazioni del presidente della Sasi, secondo cui l'Arta non avrebbe mai riscontrato all'uscita dei depuratori superamenti dei limiti chimici e batteriologici previsti dalla legge, si fa presente che nel 2013 l'Arta ha effettuato 48 controlli sugli impianti Sasi, da cui sono risultati 24 campioni con superamento dei limiti; nel 2014 dei 51 controlli sono risultati 17 campioni con superamento dei limiti. Nei primi mesi del 2015, dei 20 controlli fatti, sono risultati 3 campioni con superamento dei limiti (gli impianti sotto sequestro non sono stati piu' controllati). Tutti i superamenti sono stati notificati alla Sasi e trasmessi alla Provincia di Chieti per la sanzione di competenza''. 

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