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Scalata sul Gran Sasso per dire no alla riforma costituzionale
Si e' svolta ieri a Campo Imperatore sul versante ovest del Gran Sasso d'Italia, la prevista scalata per dire no "alla de-forma costituzionale del governo Renzi". "In vetta per una montagna di NO"!. Lo comunica il Comitato regionale Abruzzo del Coordinamento di democrazia Costituzionale. "L'iniziativa - spiega una nota dello stesso Comitato - ha acquisito un'importanza simbolica sulla possibilita' di arrivare su una vetta apparentemente irraggiungibile per via di una disparita' di mezzi di informazione che definire evidente e' eufemistico. Vincere questa battaglia impari sembra impossibile come scalare la vetta piu' alta dell'Appenni-NO. In realta', la cordata di scalatori per il NO non e' riuscita ad arrivare a quota 2914 metri per via dell'improvviso peggioramento delle condizioni del tempo, ma ha raggiunto quota 2700 dimostrando che la vetta puo' essere raggiunta con una montagna di NO. I componenti del gruppo torneranno entro la settimana prossima per raggiungerla e chiudere dunque la simbologia. La conquista della vetta piu' alta dell'Appenni-NO, sta a dimostrare che si puo' e si deve perche' questa battaglia impari - afferma il Comitato - e' la piu' importante della storia della Repubblica italiana. Vincerla significa garantire il gioco democratico nonostante le minacce che lo vorrebbero affossare siano apparentemente piu' forti. A chiusura c'e' stata una dichiarazione del Prof. Carlo Di Marco, costituzionalista docente dell'Universita' degli studi di Teramo e componente del Comitato nazionale per il NO al referendum costituzionale, trasmessa in diretta streaming facebook. L'appuntamento - fa infine sapere il Comitato regionale Abruzzo del Coordinamento di democrazia Costituzionale - e' aggiornato alla prossima settimana per concludere la scalata e dimostrare simbolicamente che anche questa battaglia per la vittoria del NO, per quanto difficile, puo' essere vinta".
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