"Le riforme si fanno per chi lavora e per gli utenti, non certo per assurde lotte di posizionamento e di rivendicazionismo tra sigle sindacali - spesso motivate dalla battaglia di tessere all'interno di T.U.A. - le quali non sanno fare altro che minacciare e attuare scioperi che poi finiscono col danneggiare l'utenza e il diritto alla mobilita' degli abruzzesi". A sostenerlo e' il consigliere delegato ai Trasporti, Camillo D'Alessandro. "Non c'e' un motivo resistente per perpetuare lo sciopero - spiega - anche in ragione del fatto che i problemi posti legittimamente nei confronti di T.U.A. e Regione Abruzzo sono stati tutti risolti o avviati a soluzione. La verita' e' - conclude D'Alessandro - che tutti dovrebbero ricordarsi da dove siamo partiti, ovvero dai libri in tribunale, dal fallimento prossimo di ex Arpa al taglio dei fondi dovuti alle penalita' per gli anni 2012 e 2013. Mi auguro che, finita la fase della protesta, inizi quella della proposta".
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