Botta e risposta sui conti del Comune di Pescara tra l'ex assessore Armando Foschi e l'Amministrazione. L'attacco di Foschi è contenuto in una nota nella quale si annuncia il dimezzamento del "rimborso Irpef sullo stipendio dei dipendenti del Comune di Pescara e stop ai pagamenti per i fornitori esterni. La causa di tale grave disservizio e' stata attribuita, dall'Ufficio Ragioneria, ad alcune 'modifiche societarie poste in essere dal Tesoriere', ovvero Banca Caripe, che quindi avrebbe sospeso le erogazioni". In sostanza, aggiunge Foschi "il Comune avrebbe pagato solo una minima quota del rimborso Irpef che, solitamente, viene erogato proprio con lo stipendio del mese di luglio. Oggi - ha detto infine Foschi - la nostra Associazione chiede spiegazioni al sindaco Alessandrini e chiede quando tutti i dipendenti e i fornitori potranno riscuotere cio' che spetta loro di diritto".
La replica di Sulpizio
"Ma quale blocco degli stipendi al Comune di Pescara! L'Ente, contrariamente al recente passato, oggi ha contante nelle sue casse, ma non puo' rimborsare piu' Irpef di quella che paga, si tratta di contabilita', non di scelta politica". Ad intervenire, dopo la nota di Armando Foschi, e' l'assessore alle Finanze Adelchi Sulpizio. "Mi preme tranquillizzare tutti, dipendenti in primis: l'Irpef dei rimborsi dallo Stato sara' versata nelle prossime buste paga, ci rassicura l'Ufficio Personale e verra' rimborsata in modo proporzionato all'Irpef che il Comune deve allo Stato, e' un meccanismo che scatta ovunque, capitato anche in passato. In pratica, non possiamo erogare a titolo di rimborso piu' di quanto dobbiamo pagare allo Stato. Da mesi abbiamo sanato tutte le posizioni debitorie del Comune, debiti che si trascinavano da anni oggi non esistono piu'; per la liquidazione dei pagamenti la media oggi e' di 80 giorni, con l'obiettivo di arrivare a 60; ultimo passaggio sulle liquidita', abbiamo in cassa al 26 luglio oltre 18 milioni di euro", conclude l'assessore.
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