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Pubblicato il 23/01/2016 08:08

Sit-in dei Comitati contrari all'elettrodotto Villanova-Gissi

Sit-in dei Comitati contrari all'elettrodotto Villanova-Gissi davanti alla sede della Regione Abruzzo. per i manifestanti questo ''vuole essere un atto di denuncia contro la Regione Abruzzo. La Regione non ha preso una posizione chiara verso le comunita' interessate riguardo all'opera e alle ormai note vicende della sua autorizzazione. Questa e' avvenuta senza un percorso condiviso con i Comuni, ed e' stata imposta dall'alto, oggetto di negoziato economico - attraverso le compensazioni - con i Sindaci che, cambiando l'iniziale posizione contraria all'opera - hanno firmato protocolli, che i rispettivi abitanti non hanno mai approvato''. I Comitati spiegano che ''Con i tavoli Terna-Regione dell'autunno 2014 e con la revoca della Determina Sorgi, la Regione aveva avviato, rispondendo alla necessita' di confrontarsi sul tema, un confronto che pareva serio e attento all'esame delle molte criticita' del progetto. In questo modo, la Regione aveva accompagnato i cittadini e i Comuni che hanno detto no a questa infrastruttura e ai suoi non valutati impatti sul territorio in un percorso che doveva portare a riesaminare doverosamente alcuni passaggi dello stesso iter autorizzativo: primo fra tutti la Vas mai giunta alla sua naturale conclusione. Il passaggio decisivo di questo confronto e' stato il Consiglio Regionale del 24 febbraio 2015 che aveva approvato all'unanimita' in 22 punti, ognuno dei quali avrebbe potuto cambiare il destino dell'opera, la necessita' di correttamente passare all'esame documenti, osservazioni e tutto il materiale per verificare gli spazi di una seria riflessione sul tracciato definito e sui modi dell'autorizzazione data, che lasciava aperte questioni tecniche quanto giuridiche assai controverse''. 

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