I tagli non risparmiano nessuno, nemmeno i comuni che hanno dovuto fronteggiare l'emergenza neve nel mese di febbraio. A lanciare l'allarme è stato l'assessore alla Protezione Civile, Gianfranco Giuliante, che ha snocciolato le cifre, invitando i comuni alla mobilitazione per l'incontro del 19 luglio. Il conto è presto fatto. Sono state rendicontate spese per 22 milioni di euro ma solo nove saranno disponibili, una somma irrisoria per l'assessore. «Oltre trecento enti locali che si sono attivati su input del governo e con il coordinamento della protezione civile nazionale e regionale oggi hanno la ragionevole previsione di non ottenere alcun ristoro delle spese sostenute durante la fase dell'emergenza» ha detto Giuliante «questo non consentirà di onorare i debiti contratti con le ditte precettate in somma urgenza e avrà effetto anche sul patto di stabilità degli enti locali, mandando in dissesto gran parte dei comuni abruzzesi».
I nove milioni di euro tirati fuori da una frazione dell'8 per mille dell'Irpef e da un riparto ulteriore del 5 per mille del gettito delle imposte sulle persone fisiche costituiscono una piccola parte dei danni subiti durante l'eccezionale nevicata.
Giuliante conclude chiedendo azioni forti «rispetto alla sciagurata risposta del governo».
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