"Un progetto sostanzialmente inutile per la collettivita' e dannoso per l'ambiente, da bocciare senza mezzi termini": questo il sintetico ma inequivocabile giudizio del delegato Abruzzo del WWF Italia Luciano Di Tizio sulla ipotizzata nuova bretella autostradale tra i caselli di Cerchio (sulla Teramo-Roma) e di Bussi-Popoli (sulla Pescara-Roma), ipotizzata con l'intenzione di far diminuire i tempi di percorrenza tra il capoluogo adriatico e la capitale. La bretella, anche se per ora su questo progetto pare esistano solo anticipazioni giornalistiche - rileva l'esponente ambientalista - andrebbe tra l'altro a incidere proprio sull'area delle sorgenti del Pescara, delicatissima. "Li', nel sottosuolo, c'e' il bacino imbrifero piu' grande d'Italia e forse d'Europa, e sulla superficie un Sic e una riserva regionale di importanza strategica per la natura in Abruzzo. Pensare di metterle a rischio forando le montagne quando le costosissime autostrade esistenti - aggiunge Di Tizio - sono largamente sufficienti per il limitato traffico tra l'Abruzzo e Roma e' una vera follia. La posizione del Comune di Popoli, che si e' gia' pronunciato con una delibera di giunta, e degli altri che si dicono preoccupati per questo intervento, e' assolutamente condivisibile". "Al presidente della giunta regionale Luciano D'Alfonso, che avrebbe parlato di questo progetto in un incontro con le associazioni di categoria, diciamo invece - conclude il delegato regionale del WWF - che lo sforzo delle amministrazioni pubbliche dovrebbe concentrarsi piuttosto sul trasporto ferroviario: la linea ferrata Pescara-Avezzano-Roma ha tempi di percorrenza che sono piu' o meno gli stessi di 80 anni fa; li' si' che servirebbero interventi, altro che una costosa nuova infrastruttura, nel cuore di una delle zone piu' belle e delicate d'Abruzzo, con un impatto ambientale notevole e solo per risparmiare una manciata di minuti".
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