Marco Pannella e' stato sepolto oggi pomeriggio nel cimitero di Cartecchio, al termine dei funerali celebrati a Teramo, sua citta' natale. Il feretro, giunto nella citta' abruzzese alle prime ore di questa mattina, e' stato vegliato a lungo dalle autorita' locali e dalle persone che a Pannella erano piu' vicine. Presenti Emma Bonino e Mirella Parachini, come anche Laura Hart e Matteo Angioli. Tra la numerosa folla il funzionario di polizia che lo arresto' 41 anni fa a Roma. Tutti hanno prima partecipato alla camera ardente nella sala consiliare del municipio, poi lo hanno accompagnato in corteo fino al cimitero. Alle 16,24 un lungo applauso ha accompagnato la tumulazione. Sulla bara e' stato posizionato un drappo bianco, la bandiera del Tibet e un pacchetto di toscanelli
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Teramo rende omaggio oggi a Marco Pannella. Il feretro e' arrivato durante la notte da Roma al Palazzo Municipale in piazza Orsini.
Emma Bonino e la compagna di Marco Pannella, Mirella Parachini, sono giunte a Teramo nella sala consiliare del comune dove e' allestita la camera ardente per l'ultimo saluto al leader dei Radicali. Elevato e continuo il flusso di gente che da questa mattina alle 7,00 sta affollando la sala consiliare per rendere omaggio a Pannella. Sulla bara la chiave della citta' che gli e' stata consegnata lo scorso 12 maggio
"Lui puo' essere fiero dei teramani cosi' come i teramani possono essere fieri di lui". Cosi' la compagna di Marco Pannella, Mirella Parachini, dai banchi accanto al feretro. Vicino a lei Emma Bonino che con un sorriso ha declinato l'invito a parlare. Sul suo volto l'evidente commozione. E ancora Parachini: "Non so se ve l'hanno raccontato. L'immagine molto forte del lettino nella clinica dove era ricoverato con il comodino asettico dell'ospedale con questo chiavone della citta' che troneggiava sopra. Era molto molto commevente", ha detto riferita alla chiave della citta' di Teramo. Poi e' arrivato il saluto in lingua Romani' da parte di Sante Spinelli, che ha ricordato il concerto a Teramo, dove "Marco era nel pubblico. Poi e' salito sul palco e si e' messo a cantare in perfetta lingua Rom questo ritornello che dice: o fratelli o figli". Spinelli ha accompagnato con le sue musiche tutta la cerimonia di commiato
Cinque minuti di preghiera, raccolto davanti alla bara, solo: il vescovo di Teramo, Michele Seccia, e' stato tra i primissimi questa mattina, alla riapertura della camera ardente, a rendere omaggio alla salma di Marco Pannella. Cosa gli ha detto, nel momento in cui si e' trovato di fronte a lui? "Che ero qui per fare una sintesi...". Prima di lasciare l'aula consiliare, dove piano piano si fa sempre piu' intenso il flusso dei cittadini che si avvicinano per una visita al leader radicale, Seccia ha proferito poche battute, svelando una sorta di convivenza romana con Pannella, all'epoca degli studi universitari: "Sono vissuto nello stesso isolato, in via Santa Chiara 42 - ha detto monsignor Seccia - quando tra i miei studi di filosofia e teologia alla Statale di Roma, negli anni davvero ruggenti dopo il '68, sognavo fare sintesi: ecco sono qui e ho fatto la mia sintesi, ognuno fa la propria. Ognuno sceglie cio' in cui crede, ma alla fine la verita' si ritrova sempre". A poca distanza dall'alto prelato, un altro prete ha fatto il suo ingresso in sala, don Aldino Tomassetti, parroco della Cattedrale. A fare gli onori di casa, da stamattina alle 7, il sindaco Maurizio Brucchi con la fascia tricolore e con lui anche il rettore dell'Universita' di Teramo, Luciano D'Amico. I picchetti d'onore attorno alla bara si danno il cambio: e' stata la volta degli studenti dell'Universita', poi dei carabinieri in uniforme, infine dei commessi della Regione Abruzzo. Dietro al feretro ci sono i gonfaloni, della Regione, della Provincia di Teramo, dei Comuni di Teramo e dell'Aquila (dove era stato consigliere comunale), dell'Universita' che gli ha conferito nel 2015 la laurea honoris causa in Scienze della Comunicazione, dell' associazione Teramo Nostra di cui era socio onorario. Tra le bandiere c'e' quella listata a lutto del Liceo classico cittadino, il Melchiorre Delfico.
"Non ti dimenticare che sono un mulo abruzzese". Il presidente del Movimento Idea, Gaetano Quagliariello, giunto a Teramo alla camera ardente allestita al comune, ricorda cosi' Marco Pannella. Parole raccolte quando gli ha fatto visita a Roma. Perche' tanta gente ora e poca nel voto politico? "Notorieta' e non consenso - ha detto Quagliariello - nel suo percorso ha incarnato principi al di la' del successo politico".
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